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Acquisto e utilizzo di detergenti e disinfettanti, nuovi criteri

Approvati dalla Giunta provinciale i nuovi criteri per l’acquisto di detergenti e disinfettanti. Attualizzati anche i criteri per l’acquisto di carta, materiale e mobili d’ufficio e autovetture. Tutti gli Enti pubblici in Provincia di Bolzano sono tenuti ad applicarli negli acquisti.

La scelta e l’utilizzo di prodotti di pulizia più ecologici che tutelino l’ambiente è una priorità che l’Amministrazione provinciale ha fatto propria da molti anni (Foto: Laboratorio biologico)

La Pubblica amministrazione acquista annualmente grandi quantità di detergenti e disinfettanti da utilizzare per la pulizia delle proprie strutture. La scelta di prodotti più ecologici che tutelino l’ambiente e di conseguenza anche la salute dei cittadini è una priorità che la Provincia di Bolzano ha fatto propria da parecchi anni sia per stare al passo con il crescente numero di nuove sostanze chimiche prodotte e la conseguente evoluzione delle conoscenze scientifiche, che per adattarsi alla normativa comunitaria e nazionale.

Con i nuovi criteri, elaborati dal Laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’ambiente, la Provincia ha voluto adeguarsi in particolare alle direttive comunitarie per l’assegnazione di marchi ecologici come "Ecolabel", "Blauer Engel" o "Nordic Swan", e ai Criteri minimi ambientali fissati dal decreto CAM, un decreto ministeriale specifico per la fornitura di prodotti per l’igiene. Tutte le Amministrazioni pubbliche sul territorio italiano sono tenute a seguire le indicazioni di tale decreto nell’affidamento degli appalti per l’acquisto di detersivi, come indicato anche dalla Green Public Economy.

"I nuovi criteri approvati dalla Giunta provinciale – sottolinea Maddalena Casera, biologa del Laboratorio biologico - sono però maggiormente restrittivi e selettivi nella scelta della composizione dei detergenti, allo scopo di causare il minor danno possibile all’ambiente e alla salute. Ad esempio si vogliono assolutamente evitare i profumi che, non essendo in realtà di alcuna utilità per la pulizia, possono avere, invece, effetti simili agli ormoni, con attività pseudoestrogena, oppure possono causare allergie e dermatiti. Lo stesso dicasi per gli sbiancanti ottici. Altre sostanze chimiche che non possono essere presenti in prodotti per la pulizia sono i fosfati che possono essere molto dannosi per l’ambiente, causando eccessive fioriture algali e crescita di piante acquatiche nei laghi, fenomeni del resto molto spiacevoli anche per i bagnanti in estate. Il cloro e i suoi derivati possono invece compromettere la funzionalità dei depuratori e di conseguenza non sono ammessi".

L’Amministrazione provinciale adottando questi nuovi criteri vuole essere di esempio anche per i cittadini, che seguendo le stesse indicazioni possono modificare in modo consapevole le proprie scelte quotidiane in merito alla detergenza, migliorando così la qualità di vita e dell’ambiente.
Per quanto riguarda l’acquisto di carta, materiale e mobili d’ufficio nella deliberazione è stato fatto esplicito rinvio ai CAM vigenti per i rispettivi settori, nonché alla disciplina provinciale per l’acquisto dei veicoli adibiti al trasporto su strada.

NaF/29.

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