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Qualità dell'aria, possibili limiti per i diesel dal 2019

Tavolo tecnico sulla qualità dell'aria: catalogo di misure per la riduzione del biossido di azoto, possibili limitazioni per i diesel a partire dal 2019.

Il percorso cittadino della A22 a Bolzano, una delle principali cause delle emissioni di biossido di azoto (Foto USP/Daniel Rabanser)

Come raggiungere l'obiettivo di abbattere la concentrazione di biossido di azoto nell'aria per rientrare, entro il 2023, al di sotto del valore soglia di 40 microgrammi per metro cubo. Questo il tema al centro dell'incontro di oggi (6 aprile) del tavolo tecnico sulla qualità dell'aria che ha visto la partecipazione di esperti e amministratori di Agenzia provinciale per l'ambiente, comuni, associazioni di categoria e ambientalisti. "Puntiamo a intraprendere una strada praticabile per garantire il rispetto dei valori di soglia entro i prossimi 5 anni - spiega il direttore dell'Ufficio aria e rumore, Georg Pichler - ponendoci però anche dei traguardi intermedi, come ad esempio la riduzione del 10% dei valori medi già entro il biennio". Il tavolo tecnico ha elaborato un catalogo di misure da sottoporre ai comuni, che vanno dal sostegno alla mobilità dolce (a piedi o in bicicletta), sino all'installazione di nuova stazioni di ricarica per mezzi elettrici. "Solo se questi provvedimenti non saranno sufficienti - sottolinea Pichler - si dovrà lavorare su misure più strettamente legate alla limitazione o alla deviazione del traffico stradale".

In concreto, secondo quanto emerso dal tavolo tecnico sulla qualità dell'aria, nei centri urbani si potrebbe prevedere uno stop graduale (ad esempio tra le 7 e le 10, e tra le 16 e le 19, esclusi sabato, domenica e festivi) con inizio dal 2019 per le auto con motori diesel euro 3, dal 2021 per le euro 4 e dal 2023 per le euro 5. "A Bolzano - aggiunge Georg Pichler - è già in vigore un divieto di circolazione simile per i veicoli euro 0, 1 e 2, quindi un ampliamento agli euro 3 non rappresenterebbe una novità così grande". In Alto Adige, circa il 50% dei 454.000 veicoli immatricolati è alimentato a diesel, e a farla da padrone sono gli euro 4 con il 24% del totale. Ora la palla, per quanto riguarda le limitazioni, passa ai comuni, che entro la fine del 2018 dovranno inserire nei loro piani sulla qualità dell'aria le misure concrete da attuare a partire dal 2019, mentre la Giunta provinciale, dal canto suo, all'inizio dell'estate elaborarerà un programma per la riduzione dell'inquinamento da biossido di azoto. L'efficacia delle varie misure verrà valutata, monitorata e controllata dall'Agenzia provinciale per l'ambiente.

mb