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Conferenza finale BrennerLEC: illustrati esiti e prospettive future

Gli esiti e le prospettive future del progetto BrennerLEC per un corridoio a basse emissioni su autostrada Brennero presentati ieri (25 novembre) a Trento dai vertici di A22 e dai partner di progetto.

Dopo cinque anni di test intensivi, il progetto BrennerLEC - Lower Emissions Corridor ha confermato, dati alla mano, che applicando limitazioni dinamiche alla velocità si ottiene la massima efficienza ambientale e trasportistica con il minor disagio possibile per l'utenza stradale. I tre principali risultati del progetto sono, infatti, una riduzione di circa il 10% delle concentrazioni di NO2 a bordo strada con una riduzione media della velocità di 15 km/h, una riduzione di circa il 10% dei tempi di percorrenza in condizioni di traffico intenso, nonché una maggiore sicurezza stradale.

Un bilancio sul progetto europeo è stato stilato ieri (25 novembre) a Trento in occasione della Conferenza Finale, tenuta in presenza e in livestreaming, con la partecipazione di tutti i partner del progetto: Autostrada del Brennero, le Agenzie per la Protezione dell’Ambiente delle Province di Trento e Bolzano, l’Università di Trento, NOI TechPark Südtirol/Alto Adige e CISMA srl.

Prospettive di replicazione

A breve sarà sottoscritto un accordo tra Autostrada del Brennero SpA, Province autonome di Trento e Bolzano e gli altri partner di progetto per replicare le misure in alcuni tratti dell’autostrada A22 tra il Brennero e Affi. Questa replicazione è tecnicamente fattibile senza dover intervenire sulla sede autostradale, ma solo sulla dotazione infrastrutturale di gestione della segnaletica a messaggio variabile. “Questo accordo conferma la volontà concreta di rendere operativo un nuovo approccio nella gestione del traffico e nella tutela dell’ambiente, sia in relazione all’inquinamento atmosferico che in relazione al cambiamento climatico”, sottolinea l’assessore all’ambiente ed energia, Giuliano Vettorato. Ridurre le emissioni di ossidi di azoto e di anidride carbonica è già oggi possibile, fa presente l’assessore evidenziando che: “Sta a noi rilanciare l’economia in modo più sostenibile e attento alle esigenze ambientali e voglio quindi sperare che quanto sinora sperimentato con il progetto BrennerLEC e la sua replicazione per i prossimi 3 tre anni, possa dare anche un nuovo impulso per la definizione di nuove politiche di gestione del traffico autostradale basate sulle evidenze scientifiche e sul progresso tecnologico.”

Fondamentale il coinvolgimento degli utenti

L’esperienza del progetto ha evidenziato che i risultati dipendono fortemente dal livello di coinvolgimento degli utenti. Di qui la necessità di incoraggiare gli automobilisti a rispettare volontariamente i limiti di velocità proposti. “Con il concorso basato sull’applicazione Shelly”, spiega Georg Pichler, direttore dell’Ufficio Aria e rumore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima, “si è voluto premiare chi ha voluto dare un contributo libero e volontario alla tutela dell’ambiente, scegliendo uno stile di guida più sostenibile, un’abitudine che ognuno di noi può sviluppare.”

Eseguite oltre 4.700 ore di test

La sperimentazione nei primi cinque anni di progetto si è basata su un sistema sviluppato insieme ai partner capace di incrociare dati di traffico, meteo e di qualità dell’aria indicando la velocità migliore nelle diverse condizioni date. Sono state eseguite oltre 4.700 ore di test dettati da condizioni ambientali e 750 ore da condizioni di traffico elevato. È evidente che l’obbligatorietà del limite produce risultati migliori che la semplice velocità consigliata, ma i risultati sono stati comunque positivi, sia sul fronte ambientale che della viabilità.


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red/sa