Aree di travaso

Aree di travaso

Le aree di travaso sono realizzate in maniera da evitare la dispersione sul suolo o nel sottosuolo di eventuali spandimenti. Pertanto queste aree sono impermeabilizzate per una superficie sufficiente e sono inoltre dotate di un sistema di raccolta di eventuali spandimenti e di un impianto di trattamento (disoleatore) delle acque piovane di dilavamento con successivo scarico in fognatura nera. Per distributori privati interni con serbatoi di volume inferiore a 9.000 litri, se l’area di travaso è coperta in alternativa può essere installata una vasca di raccolta di almeno 200 litri.

Area di travaso con raccolta e trattamento acque piovane (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente)
Area di travaso con raccolta e trattamento acque piovane (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente)
Area di travaso con sistema di raccolta spandimenti (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente)
Area di travaso con sistema di raccolta spandimenti (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente)


Per quanto riguarda l’impermeabilizzazione delle aree di travaso, va garantita una sufficiente resistenza meccanica al traffico e ai carichi, nonché un’adeguata resistenza alle sostanze inquinanti che vengono trattate.
È inoltre necessario che il piano di calpestio sia uniforme e non fessurato. A tal proposito, la copertura con cubetti di porfido, betonelle o simili, anche se posati sopra una platea impermeabile, non è idonea in quanto risulta impossibile la verifica costante e l’immediata individuazione di eventuali crepe o rotture che potrebbero dare origine a contaminazioni del sottosuolo.
Particolare attenzione deve essere adottata nella posa di canalette o pozzetti di raccolta per evitare possibili infiltrazioni tra il piano impermeabilizzato e le opere stesse.

Aziende agricole

Punti di rifornimento con depositi di volume inferiore a 3.000 litri, ubicati presso aziende agricole (vedi figura a lato per esempio), non devono essere attrezzati con piazzola impermeabile e sistema di raccolta e/o trattamento. Tuttavia vanno adottate tutte le precauzioni in modo da evitare la possibilità di perdite e prevenire l’inquinamento di acque superficiali e sotterranee nonché del suolo e sottosuolo.

Area di travaso presso aziende agricole (deposito max 3m³) (Foto: Agenzia provinciale per l’ambiente)

Sistemi di erogazione

L’erogazione di carburante non può avvenire per gravità, ma tramite apposito sistema di pompaggio. Le pistole di erogazione (vedi figura a lato) devono essere dotate di un dispositivo di arresto automatico a serbatoio pieno. In prossimità degli erogatori viene tenuto del materiale assorbente.

Erogatore con blocco automartico (Foto: Agenzia per l'ambiente)

Contenitori-distributori mobili

L'utilizzo di contenitori-distributori mobili di carburante è regolato a livello nazionale dal Decreto Ministeriale del 22 novembre 2017.

  • Il contenitore deve avere una capacità non superiore a 9000 litri.
  • Il contenitore-distributore deve essere di tipo approvato dal Ministero dell’Interno e deve essere provvisto di bacino di contenimento e di tettoia di protezione.
  • Va rispettata una distanza di sicurezza di 3 m.
  • In prossimità dell’impianto devono essere installati almeno 3 estintori.
  • Il contenitore-distributore deve essere trasportato scarico.
distributore mobile - immagine

 

Riferimenti normativi: consulta la pagina sulla legislazione

Contatto: Ufficio Tutela acque