Pollini e allergie

I pollini
I pollini sono strutture deputate alla riproduzione sessuale delle piante: mediano il trasporto dei gameti maschili, in definitiva del corredo cromosomico (DNA) maschile. Vengono prodotti a livello degli stami nei fiori delle piante superiori e dovranno in seguito raggiungere la parte femminile del fiore, il pistillo, alla cui base si trova l'ovario che racchiude gli ovuli (all'interno si trovano i gameti femminili). La dispersione del polline maturo può essere mediata dal vento (impollinazione anemofila) o dagli insetti (impollinazione entomofila).
I granuli pollinici sono molto piccoli, praticamente invisibili ad occhio nudo: le loro dimensioni variano circa dai 10 a 200 micrometri (1 micrometro = 1 millesimo di millimetro). Sono delimitati da una parete esterna (esina), ricca di sporopollenina, una sostanza estremamente resistente (i pollini possono conservarsi inalterati anche per lunghi periodi) e da una parete interna (intina), di natura celluloso-pectica.
Le pollinosi
Le allergopatie da pollini, ovvero le pollinosi, indicate nel parlare comune come "febbre o raffreddore da fieno", possono manifestarsi con svariati sintomi: disturbi nasali (starnuti, naso chiuso e che cola), respiratori (tosse, affanno, respiro sibilante, nei casi più gravi asma) e della congiuntiva (prurito e bruciore agli occhi, lacrimazione, fotofobia). Non tutti i pollini sono in grado di indurre allergia: la reazione al polline dipende dalla specie, dalla concentrazione in aria, dal tipo di contatto e dallo stato di salute della persona. Le piante ad impollinazione anemofila sono quelle di maggiore interesse allergologico, dal momento che producono una grande quantità di polline che può venire trasportato dalle masse d'aria a distanze anche notevoli a seconda delle condizioni meteorologiche. Le concentrazioni polliniche in aria dipendono da diversi fattori: distribuzione delle piante nel territorio, periodo stagionale e condizioni meteoclimatiche. La presenza di vento favorisce la dispersione dei pollini, mentre pioggia ed umidità tendono a limitare il loro trasporto in aria.
Contatto: Laboratorio biologico