Canoni per la derivazione di acque pubbliche
Il crescente fabbisogno di acqua e i cambiamenti climatici impongono una maggiore sostenibilità e parsimonia nell’impiego della risorsa naturale “acqua”.
Per potere coprire i costi ambientali e della risorsa legati agli utilizzi idrici e quindi ripristinare uno stato ecologico almeno buono dei corpi idrici nonché per promuovere un impiego idrico sostenibile e rispettoso dell’ambiente, in particolare mediante l’ottimizzazione degli impianti di utilizzazione delle acque pubbliche con Legge provinciale 10/2019 e Delibera della Giunta provinciale n. 938 del 2022, sono stati disciplinati i canoni determinati in base al principio “chi inquina paga”. Essi tengono conto, in adempimento dell’articolo 9 della Direttiva Quadro Acque Europea, delle condizioni e degli effetti sociali, ecologici, geografici, climatici ed economici, favorendo al tempo stesso l’uso efficiente e sostenibile della risorsa “acqua”. Base di riferimento è il Piano generale per l’utilizzazione delle acque pubbliche della Provincia autonoma di Bolzano (PGUAP).
I nuovi canoni sono dovuti a partire dal 2020.
Il canone annuale è fissato in base al volume annuo medio concesso, calcolato come prodotto della portata d'acqua media concessa e del periodo di derivazione autorizzato.
Per ciascun utilizzo sono fissati un prezzo unitario (€/m³ o, per gli impianti a forza motrice €/kW) e un canone minimo.
Canone una tantum per la realizzazione di un nuovo punto di prelievo
Il canone una tantum è dovuto per la realizzazione di un nuovo punto di prelievo ed è calcolato in base alla massima portata derivabile.
Nuovo punto di presa, portata max < 10 l/s | 250,00 € |
Nuovo punto di presa, portata max ≥ 10 l/s - < 30 l/s | 500,00 € |
Nuovo punto di presa, portata max ≥ 30 l/s | 1000,00 € |
Riduzione del canone per utilizzo sostenibile
Per incentivare un utilizzo sostenibile sono previste riduzioni sul prezzo unitario in ambito agricolo a partire dal 2023 nel caso in cui sussistano le condizioni. Purché possa essere applicata la riduzione, la comunicazione dei requisiti deve essere comunicata entro il 15 novembre dell’anno precedente, in via esclusivamente telematica mediante autocertificazione dei concessionari.
Con la delibera n. 1168 del 29/12/2023 è stato rinviato al 15 febbraio 2024 Il termine per la richiesta di riduzione del canone per l’anno 2024.
Non è richiesta la conferma dei dati l’anno successivo ma il concessionario è tenuto a comunicare tempestivamente eventuali variazioni nelle predette condizioni.
Il prezzo unitario a partire dal 2023 è di 0,007 €/m³. Nei seguenti casi viene ridotto:
• superfici a prato o foraggere avvicendate: il prezzo unitario viene ridotto al 10 per cento;
• irrigazione di superfici a prato o foraggere avvicendate mediante sistema a scorrimento tradizionale secondo quanto disposto dal Piano Generale per l’Utilizzazione delle Acque Pubbliche: il prezzo unitario viene ridotto al 2,5 per cento;
Sul prezzo unitario, anche ridotto, vengono applicate, in punti percentuali cumulabili, le seguenti riduzioni:
a) riduzione del 30 per cento in caso di utilizzo di impianti consortili o gestiti in comune sotto altra forma giuridica;
b) riduzione del 35 per cento in caso di utilizzo di tecniche di risparmio idrico su almeno il 70 per cento delle superfici irrigate o nel caso di utilizzo di sensori per la misura dell’umidità del terreno;
c) riduzione del 10 per cento in caso di disponibilità di un volume d’invaso utile da 20 a 200 m³/ha e del 20 per cento con un volume superiore a 200 m³/ha;
d) limitatamente a impianti approvvigionati mediante concessioni rilasciate, anche solidalmente, ad aziende individuali, si applica inoltre:
1) riduzione del 20 per cento in caso di impiego di tecniche di coltivazione biologica certificate;
2) riduzione del 30 per cento in caso di aziende cui sono assegnati 75 o più punti di svantaggio che coltivano prevalentemente superfici a prato o foraggere avvicendate;
Il canone non è dovuto per impianti la cui totalità delle derivazioni o punti di consegna da altri impianti è collocata al di sopra dei 1.060 metri sul livello del mare e che approvvigionano almeno il 95% di superfici destinate a prato o foraggere avvicendate
Per approfondimenti si rimanda all’ articolo 5 del DPP 938/2022 e alla modulistica riguardante la richiesta riduzioni.
Canone basato sul volume annuo effettivamente derivato:
Per gli impianti irrigui soggetti all’obbligo di misura secondo la DGP 1401/2018, il canone si basa sul volume annuo effettivamente derivato. Non viene applicata la riduzione di cui alla soprastante lettera b).
Per approfondimenti si rimanda al documento "Canone idrico per impianti soggetti all'obbligo di misura" e alla relativa modulistica
Modulo domanda di riduzione canone AGRICOLTURA
(utilizzi regolamentati dall’articolo 13 della LP 7/2005 e dalla DGP 1343/2017)
Il canone annuale è fissato in base a componenti tariffarie dipendenti dalla portata media concessa, dal volume di acqua effettivamente derivato, dal numero dei punti di presa e dall’entità della portata derivabile e, per le acque minerali, dal volume d'acqua imbottigliato.
Canoni idrici annuali (ai sensi della Deliberazione della Giunta provinciale del 13 dicembre 2022, n. 938) |
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Settore |
Tipo di utilizzo |
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Domestico |
Consumo umano Abbeveraggio animali Approvvigionamento impianti a isola |
Prezzo unitario: 0,005 €/m³ canone annuo minimo: 50,00 € |
Agricolo |
Irrigazione a pioggia Irrigazione a scorrimento |
Il prezzo unitario è di 0,007 €/m³ |
Irrigazione solo antibrina |
È dovuto unicamente il canone minimo, pari a 50,00 € |
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Piscicoltura e pesca sportiva |
Prezzo unitario: 0,0007 €/m³ Canone annuo minimo: 50,00 € |
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Produttivo
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Industriale, artigianale scambio termico |
Prezzo unitario: 0,01 €/m³ Canone annuo minimo: 500,00 € Il prezzo unitario è dimezzato nel caso di restituzione nella stessa falda con le medesime caratteristiche, ad eccezione di delta termico massimo pari a 5 Kelvin |
Industriale per cooperative agricole |
Prezzo unitario: 0,002 €/m³ Canone annuo minimo: 500,00 € |
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Innevamento programmato |
Prezzi unitari: - 0,01 €/m³ per le derivazioni nel periodo 01.05-31.10 - 0,04 €/m³ per le derivazioni nel periodo 01.11-30.04 Canone annuo minimo: 500,00 € |
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Protezione civile |
Antincendio |
Esente dal canone idrico annuale |
Altri utilizzi
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Vario |
Prezzo unitario: 0,001 €/m³ Canone annuo minimo: 70,00 € |
Mantenimento canali |
Prezzo unitario: 0,0005 €/m³ Canone annuo minimo: 70,00 € Se l’impianto ha importanza paesaggistica e storico-culturale è esente dal canone idrico annuale |
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Mulini didattici storici senza produzione di forza motrice |
Esente dal canone idrico annuale |
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Uso esclusivo per miscelazione di fitofarmaci e di altri additivi utilizzati in agricoltura |
È dovuto unicamente il canone minimo, pari a 70,00 € |
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Forza motrice |
Produzione forza motrice |
Prezzo unitario: 12 €/kW Canone annuo minimo: 70,00 € |
Acque termali, minerali, particolari |
Acqua minerale |
vedi: Delibera della Giunta Provinciale 05.12.2017, n.1343 e Decreto del Direttore dell’Agenzia per l’Ambiente e la tutela del clima del 20.01.2022, n. 770 |
Acqua termale |
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Bagni rustici |
Il canone idrico è dovuto per l’anno in corso in conformità all’avviso di pagamento emesso dall'Ufficio.
Qualora il canone idrico non venisse pagato per 3 anni consecutivi, l’Ufficio può disporre la decadenza della concessione di derivazione.
I ricavi introitati dai canoni idrici vengono attribuiti ad interventi di monitoraggio e ripristino ambientale dei corpi idrici e dei corrispondenti bacini idrografici e alla realizzazione di interventi per un uso dell’acqua parsimonioso, sostenibile e rispettoso dell’ambiente in ambito irriguo secondo quanto disposto alla Delibera del 18 aprile 2023, n. 330 “Linee guida per la copertura dei costi ambientali e della risorsa legati agli utilizzi idrici”.
Riferimenti normativi: consulta la pagina sulla legislazione
Contatto: Ufficio Gestione sostenibile delle risorse idriche