Rilascio concessioni d’acqua e sanzioni

Rilascio concessioni d’acqua e sanzioni
Corso d'acqua (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima)

Istruttoria per il rilascio della concessione d'acqua (escluso l'utilizzo idroelettrico)

La procedura/istruttoria per il rilascio della concessione d’acqua, è condotta dall’Ufficio Gestione sostenibile delle risorse idriche. Le fasi principali prevedono nell’ordine: la presentazione della domanda con successivo obbligo di pubblicazione della stessa, se valida, il sopralluogo d’istruttoria, la conferenza dei servizi in materia ambientale, l’esame di eventuali opposizioni e/o di domande concorrenti ed infine, in assenza di impedimenti, il rilascio della concessione d'acqua.

Presentazione della domanda di concessione
La domanda di concessione completa dei documenti previsti va presentata all’Ufficio gestione sostenibile delle risorse idriche che procede con l’esame della domanda e del progetto.

L’ammissione della domanda all’istruttoria avviene con ordinanza del direttore d’ufficio, la quale indica tra l’altro la data ed il luogo della visita d’istruttoria nonché il termine per la presentazione di eventuali opposizioni.

Pubblicazione della domanda
L’ordinanza è pubblicata per 15 gg. presso i Comuni interessati dalla derivazione/eventuale restituzione e presso l’Ufficio stesso. Eventuali opposizioni alla domanda devono essere presentate in forma scritta entro il termine stabilito (1 giorno antecedente alla visita dei luoghi) presso il Comune o l’Ufficio. 
 
Visita d’istruttoria
Il/la titolare della domanda, o un/a suo/a rappresentante delegato/a, deve presenziare alla “visita d’istruttoria”. Chiunque ne abbia interesse può partecipare e comunicare osservazioni, obiezioni e prese di posizione.

Esame di eventuali opposizioni e domande concorrenti e rilascio della concessione
Eventuali domande concorrenti sono ammissibili entro 30 gg. dalla “visita d’istruttoria”. Esse sono soggette allo stesso procedimento ed a conclusione dell’istruttoria vengono valutate assieme ad eventuali altre domande concorrenti per assegnarne la preferenza. Il criterio preferenziale determinante è dato dall’ordine di priorità in base al tipo di utilizzo secondo l’art. 13 del Piano Generale di utilizzazione delle acque pubbliche e successivamente dalla più razionale utilizzazione delle risorse idriche in relazione ai criteri del soddisfacimento delle esigenze essenziali dei concorrenti, dell’evitazione dello spreco d’acqua, delle caratteristiche del corpo idrico e dell’impatto ambientale.

Successivamente, il/la responsabile del procedimento valuta le eventuali opposizioni ed i risultati dell’istruttoria e, pervenuto il parere della Conferenza di servizi in materia ambientale eventualmente necessario, rilascia il decreto di concessione contenente tutte le prescrizioni e condizioni necessarie. Con l’effettuazione dei pagamenti previsti per l’istruttoria e i lavori di costruzione (marche da bollo, spese di registro, quota una tantum per l’esecuzione di nuove prese d’acqua, eventuali cauzioni) da parte del titolare della domanda, il decreto assessorile viene pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione e notificato a tutti gli interessati.

Il titolare della concessione riceve, assieme al decreto di concessione, una copia vidimata del progetto che potrà essere utilizzata per l’eventuale richiesta della concessione edilizia.

Diritto di ricorso
Entro 45 gg. dalla notifica del decreto è ammesso il ricorso gerarchico alla Giunta provinciale che decide entro 120 gg. Contro la delibera della Giunta provinciale ed entro 60 gg. dalla notifica, può essere effettuato il ricorso ai tribunali competenti.

Per variante sostanziale si intende la modifica ad una derivazione già riconosciuta o concessa ovvero la modifica dello scopo di utilizzo, l’aumento del periodo di utilizzo, la modifica della quantità d’acqua concessa o riconosciuta, l’estensione del periodo di derivazione, la variazione della posizione della presa o restituzione. Tali varianti sono trattate al pari di una nuova domanda di concessione e sottostanno quindi allo stesso iter autorizzativo.

Richiedono invece parere vincolante dell’Ufficio Gestione sostenibile delle risorse idriche i lavori alle captazioni di acque superficiali, il risanamento e la costruzione di impianti idropotabili pubblici, la costruzione o l’ampliamento di serbatoi di accumulo superiori a 5.000 metri cubi.

Varianti da comunicare preventivamente all’Ufficio Gestione sostenibile delle risorse idriche

Sono preventivamente comunicate le varianti relative a: estensione della superficie irrigua, della zona di approvvigionamento della rete potabile pubblica e della superficie interessata dall’innevamento programmato, senza aumento dell’acqua derivata, qualora siano adottate misure finalizzate al risparmio dell’acqua o al più razionale utilizzo dell’acqua o che comportino modifiche inerenti alle tecniche di irrigazione o innevamento programmato.


Dati sui controlli eseguiti dalle autorità competenti sul territorio

La Ripartizione Foreste sorveglia tra l’altro il rispetto del deflusso minimo vitale delle concessioni idriche sul territorio. Le collaboratrici e i collaboratori degli ispettorati e delle stazioni forestali nonché dell’Ufficio Caccia e pesca eseguono costantemente, nell’ambito della propria attività di sorveglianza sul territorio, controlli sulle acque pubbliche. Infatti, per coloro che derivano acqua senza titolo o che non rispettano determinate prescrizioni (ad esempio la portata residua nel caso di derivazione da un corso d'acqua) è prevista una sanzione amministrativa. In caso di rilevamento di contravvenzioni, il suddetto personale trasmette un relativo rapporto di servizio all’Ufficio Gestione sostenibile delle risorse idriche o all’Ufficio Caccia e pesca per l’emissione di sanzioni.

Il numero dei controlli eseguiti annualmente in loco dalla Ripartizione Foreste e il numero di sanzioni emesse dall’Ufficio Gestione sostenibile delle risorse idriche e dall’Ufficio Caccia e Pesca sono riportati nei seguenti diagrammi (pubblicazione secondo quanto disposto dal Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, Ordine del giorno n. 20 al disegno di legge 114-22).

Numero controlli DMV Ripartizione Foreste

(Fonte: Ripartizione Foreste)

Sanzioni gestione risorse idriche

(Fonte: Ufficio Gestione sostenibile delle risorse idriche)


Contatto
: Ufficio Gestione risorse idriche