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Risanamento Castel Firmiano e collina Bolzano sud: nessuna violazione di norme europee

In riferimento all’articolo apparso oggi su un quotidiano locale, e riguardante la presunta violazione di norme europee nell’attuazione dei progetti di risanamento della discarica di Castel Firmiano e della collina Bolzano sud, l’assessore provinciale competente, Michl Laimer, ed il direttore dell’Ufficio provinciale Gestione rifiuti, Giulio Angelucci, intendono precisare alcuni punti.

 

“Sorprende, innanzitutto”, spiegano Laimer ed Angelucci, “che l’avvocato Dragogna si rivolga ai giornali senza per altro lasciare la possibilità agli enti chiamati in causa di replicare per una questione per la quale lo stesso Dragogna ha investito il TAR di Bolzano. Va sicuramente osservato che l’opera di risanamento rispetta integralmente le direttive europee, che non sono state in alcun modo aggirate e che le aree espropriate al dottor Romaner sono quelle dove sino agli anni 90 è stata gestita la discarica. Si tratta per lo più di aree per le quali lo stesso Romaner ha incassato un affitto dal Comune di Bolzano per lo specifico uso come discarica”.

“L’opposizione di Romaner a tutte le opere di risanamento”, spiegano ancora l’assessore  ed il direttore d’Ufficio, “è unicamente dettata da interessi personali legati a possibili risarcimenti per danni che il suo stesso comportamento ha causato. Questa posizione contrasta non solo con i benefici ambientali che la collettività riceve dal risanamento ma anche con gli stessi benefici di cui è oggetto il maso di proprietà di Romaner”.

“Per quello che riguarda la consulenza tecnica disposta dal TAR, e citata dall’avvocato Dragogna nella sua intervista”, si conclude la precisazione, “si precisa che la stessa giudica l’intervento valido negli obiettivi e nelle tecnologie proposte”.

 

MC