News & Events

L’ass. Laimer sulla bocciatura da parte del Tar del progetto di bonifica delle discariche

In riferimento alle affermazioni dell’avvocato Dragogna apparse oggi sulla stampa locale, l’ass. all’Ambiente Michl Laimer ed il direttore dell’Ufficio Gestione Rifiuti Giulio Angelucci ritengono opportune alcune precisazioni.

“Non è vero”, sostengono Laimer e Angelucci, “che il TAR ha bocciato in toto il progetto di risanamento della discarica di castel Firmiano e della Collina Bolzano sud. Il TAR ha bocciato solo alcuni provvedimenti dei 18 impugnati, e limitatamente a quanto verrà contenuto nella motivazione, che allo stato attuale nè noi nè l’avvocato Dragogna possiamo conoscere. Dai provvedimenti che non risultano annullati si deve per altro rilevare che il TAR ha salvaguardato la maggior parte degli interventi già effettuati a Castel Firmiano. Inoltre, non avendo riconosciuto i danni al signor Romaner, il tribunale amministrativo ha confermato che con l’intervento della Provincia nessun danno è stato causato alle proprietà di quest’ultimo e alla falda, ma che, al contrario, l’intervento è mirato a impedire la diffusione dell’inquinamento proprio nei confronti della falda”.

“Sicuramente”, presegue l’assessore all’Ambiente, “nel caso in cui risultasse contestato il trasferimento della Collina a Castel Firmiano si tratterebbe di un enorme svantaggio ambientale. Pur posta in sicurezza, infatti, la collina resterebbe dov’è, con maggiori rischi per la falda di Bolzano. Contrariamente a quanto afferma l’avvocato Dragogna, il grosso pericolo per la falda è rappresentato proprio dagli inquinanti della collina”.

Infine, Laimer commenta anche la sentenza del TAR in merito all’esproprio del terreno comunale su cui dovrebbe sorgere il nuovo inceneritore provinciale: “Prendo atto della decisione del tribunale amministrativo, in conseguenza della quale rimetteremo in piedi il procedimento di acquisizione dell’area. Tuttavia, l’intenzione della Provincia rimane quella di procedere alla realizzazione della struttura, che garantirà lo smaltimento dei rifiuti dell’intera provincia: si tratta quindi senza dubbio di un’opera di utilità pubblica, definizione contestata dal TAR”.

MC