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Premio per la migliore CasaClima al Convento di S.Vincenzo

L’assessore all’Ambiente Michl Laimer ha consegnato oggi alle suore della Carità di Merano il riconoscimento “Migliore CasaClima 2004”, per aver ristrutturato la loro casa, classificata come Casaclima A+, adottando tutti gli accorgimenti oggi a disposizione per risparmiare energia.

La consegna del riconoscimento alla madre superiora

Il premio per la migliore CasaClima va quest’anno alla Casa di S.Vincenzo delle Suore di Caritá di Merano. L’edificio, ristrutturato, è diventato una CasaClima della categoria Apiù , con un fabbisogno di calore per riscaldamento di 19 kWh/m² annui. Il più è stato attribuito perché i lavori eseguiti su progetto dell’architetto bolzanino Reinhard Knopp hanno permesso di soddisfare anche un’ampia serie di criteri ecologici.

Alla madre superiora del convento, l’assessore all’Ambiente Michl Laimer ed il direttore dell’Ufficio Aria e Rumore Norbert Lantschner hanno consegnato oggi il riconoscimento quale “Migliore CasaClima 2004”.  Nella fase iniziale della progettazione del nostro Vinzenheim”, ha spiegato suor Sieglinde, “non riuscivamo ad immaginare di costruire una casa che divergesse dal solito modo di costruire. Alla fine ci siamo affidate alla competenza dell’architetto. L’occasione di contribuire alla tutela dell’ecosistema, di vivere in un ambiente più sano e di ridurre i costi ci ha affascinato, e siamo rimaste molto soddisfatte del progetto”.

Secondo l’assessore Laimer, quello delle suore della Carità di Merano “è un comportamento esemplare, al quale mi augurino che si spirino sempre più persone ed enti nella ristrutturazione di vecchi edifici. Ora il loro convento risparmierà una grande quantità di energia, preservando l’ambiente”. I motivi che hanno portato la giuria a premiare le suore della Carità sono molteplici: il tipo di costruzione semplice e compatto, l’elevato standard dell’isolamento, l’utilizzo dell’energia solare, i collettori solari per generare acqua calda, il riutilizzo delle acque piovane ed infine il tetto verde. Utilizzando elementi in legno, argilla, colori naturali, sono poi stati rispettati molti criteri ecologici. Inoltre, come ha aggiunto oggi Norbert Lantschner, “costruire su un terreno dove è già stato costruito è un risparmio di suolo”. Alle suore l’assessore Laimer ha donato un quadro della collezione GRÜN dell’artista berlinese Michael Müller, al progettista ed al Comune di un certificato d’onorificenza.

Nell’ambito del premio CasaClima, quest’anno per la prima volta è stato assegnato anche il premio per risanamenti ed ampliamenti esemplari. Una vecchia costruzione in Alto Adige consuma in media 20 litri d’olio combustibile per metro quadrato ed anno, una costruzione nuova secondo le nuove normative in vigore non ne può consumare più di 7. “Il risanamento energetico delle case vecchie per questo motivo rappresenta la sfida più grande per i prossimi anni”, dice convinto l’assessore Michl Laimer. Il riconoscimento è andato ai committenti Ruth Nagler e Marco Lezuo di Wengen, che hanno commissionato i lavori di restauro della loro casa all’architetto Stefan Nagler.

Anche in questo caso la giuria era concorde nell’affermare che si tratta di una casa è proiettata verso il futuro, di “un progetto di risanamento ed ampliamento energetico di una costruzione del dopoguerra esemplare. L’ampliamento della soffitta è stato ricavato senza aumentare la cubatura. Gli ottimi isolanti, l’aerazione controllata, l’utilizzo dell’energia passiva del sole e l’utilizzo del già esistente impianto solare hanno trasformato una vecchia casa tradizionale in una CasaClima A”.

Nella commissione del concorso CasaClima 2004 erano presenti il direttore dell’Ufficio Aria e Rumore Lantschner, l’ingegner Georg Pichler dello stesso ufficio, Hans Glauber dell’Ökoinstitut Südtirol, l’architetto Siegfried Campana, presidente del “Associazione nazionale architettura bioecologica” (ANAB), l’architetto Bernhard Oberrauch, presidente del “Verein für umwelt- und menschengerechtes Bauen und Leben (Arche B)” e  l’ingegner Georg Felderer  di Ingenieure Felderer und Klammsteiner. Anche la professoressa Dr. Arch. Cristina Benedetti dell’università„La Sapienza“ di Roma è membro della commissione, ma non ha potuto prendere parte alla votazione di quest’anno a causa di un impegno all’estero.

 

MC