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Ass. Laimer sull'integrazione della proposta all'Unesco

La richiesta di inserimento delle Dolomiti nella Lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO, integrata lunedì scorso dalla Giunta provinciale di Bolzano con i territori altoatesini del Latemar e del Catinaccio nonchè del canyon di rio "Bletterbach", per l'ass. Michl Laimer che l'ha presentata comporta un ampliamento qualitativo della proposta unitaria con le Province di Trento e Belluno, che ora ha più possibilità di essere ammessa dalla segreteria Unesco a Parigi.

In origine la proposta altoatesina, attenendosi fedelmente alle indicazioni dell'Unesco, si era limitata ai territori dei cinque parchi naturali, dal momento che aree già sottoposte a tutela hanno concrete possibilità di essere ammesse nel patrimonio naturale mondiale. In seguito alle richieste avanzate dalla Provincia di Trento per la parte del gruppo del Latemar e del Catinaccio rientranti nel proprio territorio- così Laimer -  era logico che pervenisse a Bolzano una sollecitazione a fare lo stesso per le aree di propria competenza. I Comuni altoatesini competenti, di Nova Levante e Nova Ponente, invitati dall'Ufficio parchi naturali della Provincia ad esprimere il loro assenso, hanno accolto tale invito con solerzia, un aspetto questo di cui l'assessore Laimer ringrazia le due amministrazioni comunali.
Il Comune di Aldino, invece, ha agito in prima persona contattando autonomamente l'Ufficio parchi naturali richiedendo l'inserimento del canyon del rio "Bletterbach" nella richiesta indirizzata all'Unesco. La gola ai piedi del Corno Bianco, infatti, costituisce una preziosa testimonianza sulla struttura e creazione delle Dolomiti.
L'assessore provincia all'ambiente respinge le critiche che con la proposta ll'Unesco vengano perseguiti meri scopi di marketing. Come pone in evidenza, infatti, accanto alla grande rivalutazione dell'intera area dolomitica ai fini propagandistici, è necessario riconoscere le possibilità collegate di sensibilizzazione sull'unicità e sul valore di questo territorio che deve essere adeguatamente tutelato. La proposta congiunta va in questa direzione ed esprime accanto alla volontà di preservare quest'area sovraregionale anche quella di garantirle uno sviluppo sostenibile.

SA