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Tovo di Tel tra Lagundo e Parcines messo in sicurezza

È diventata più sicura la zona del Tovo di Tel, al confine tra i comuni di Lagundo e Parcines. I tecnici della Ripartizione provinciale Opere idrauliche hanno creato nuovi sbarramenti per impedire la caduta di frane e detriti dal pendio nel fiume Adige.

Conclusi i lavori di messa in sicurezza del Tovo di Tel
Estremamente ripido e a rischio di smottamenti: così si presentava il pendio del Tovo di Tel ai tecnici dell'Ufficio provinciale per la sistemazione dei bacini montani Ovest, a quota 1700 metri, dove sono stati impegnati nei lavori di consolidamento e di protezione della zona sottostante. Il bacino del Tovo di Tel è regolarmente soggetto a colata detritica e confluisce nell’Adige subito a monte di Merano: queste condizioni lo rendono un punto critico e particolarmente delicato.

Solo per mettere in sicurezza l'area si sono resi necessari 120 metri di rete paramassi, a cui si è aggiunta la realizzazione di una apposita via di accesso per poter svolgere gli interventi, ormai indispensabili: "La zona è tra le più soggette a smottamenti dell'intera provincia", conferma il direttore della Ripartizione Opere idrauliche Rudolf Pollinger. Si tratta di frane che raggiungevano anche il fiume Adige e che hanno richiesto la sostituzione dei dieci vecchi sbarramenti, in parte danneggiati, con sei nuove barriere di cemento e tre di sassi. L'intervento è stato completato con apposite infrastrutture che limitano l'erosione del pendio.

"Con queste misure contiamo di poter tenere il problema degli smottamenti sotto controllo", spiega Mauro Spagnolo, direttore dell'Ufficio provinciale competente. I lavori appena conclusi sono gli ultimi di una serie di cinque progetti di risanamento dei bacini montani nei quali la Provincia ha investito complessivamente 730.000 €.

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