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Dalla I Commissione tutela del paesaggio

L'area dei ritrovamenti di epoca romana a San Paolo/Appiano potrà essere inserita nel piano paesaggistico quale zona archeologica; modifiche anche per il piano paesaggistico di Lana per quanto attiene il diritto di pesca nel biotopo del Valsura e disposizioni per la lavorazione di ghiaia. Queste le decisioni di maggior rilievo adottate dalla I Commissione provinciale per la tutela del paesaggio nella seduta di ieri, martedì 2 agosto.

In seguito ai ritrovamenti di epoca romana in zona Aich a San Michele, si è resa opportuna la modifica del piano paesaggistico del comune di Appiano con l'inserimento di una nuova zona archeologica attorno all'area di scavo. Per consentire la costruzione del maso prevista in quell'area la I Commissione ha espresso parere favorevole per rendere disponibile un'analoga particella fondiaria nell'adiacente zona di rispetto, che verrebbe così ridotta. Come ha sottolineato Roland Dellagiacoma, direttore della Ripartizione natura e paesaggio che ha presieduto la comissione in vece dell'assessore Michl Laimer, benchè anhe in questa particella in seguito a scavi campione siano stati rinvenuti reperti archeologici, i direttori degli scavi li hanno ritenuti assai meno rilevanti rispetto ai primi.

Modifiche sono state accolte anche per il piano paesaggistico di Lana. In primo luogo si tratta dell'inserimento di un cedro himalayano quale monumento naturale. La pianta di 37 anni, alta 30 metri e con un tronco dal diametro di 3,1 metri, è situata in via Merano sul piazzale delle società autolinee Lana-Merano. Sono state accolte altre due proposte di modifica del piano paesaggistico riferite al Biotopo del Valsura. Una riguarda l'attività di pesca che in futuro, in seguito alla nuova sistemazione dell'area protetta, potrà essere esercitata nello stagno orograficamente a destra del rio Valsura, mentre gli altri due rientrano nella zona di quiete rinaturalizzata quale habitat per anfibi e uccelli acquatici. Per quanto, invece, attiene la lavorazione della ghiaia all'interno del biotopo, è stato espresso parere favorevole in merito alla proproga della concessione sino alla fine del 2007; la I commissione ha, però, espresso l'opinione che alla scadenza la concessione non venga più rinnovata e l'area interessata dall'attività di lavorazione della ghiaia sia rinaturalizzata e reinserita nel biotopo.

La I Commissione alla tutela del paesaggio ha quindi preso in esame ed accolto i piani paesaggistici rielaborati di cinque comuni: Tires, Valdaora, Cermes, Terento e Tirolo.

SA