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L'Alto Adige avvia il monitoraggio satellitare

La tecnologia satellitare per l'osservazione terrestre, con possibilità di impiego significative nell'urbanistica, la meteorologia e la tutela ambientale, fa il suo ingresso anche in Alto Adige. I primi passi per l'utilizzo di questa tecnologia d'avanguardia sono stati illustrati oggi (martedì 4) a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dagli assessori Luisa Gnecchi e Michl Laimer. La prima stazione base sarà attivata entro l'autunno 2006, prabilmente sul Corno del Renon.

Grandi aspettative ripone la Provincia nella possibilità di utilizzare la tecnologia del monitoraggio satellitare, con risultati e acquisizioni che spaziano tra numerosi settori di applicazione: osservazione della neve e settore turistico, tutela del paesaggio, contaminazione dell'aria, urbanistica e agricoltura, settore forestale e geologia. 

Il piano di avvicinamento alla nuova tecnologia è stato illustrato oggi (martedì 4) dal  presidente Luis Durnwalder e dagli assessori provinciali Michl Laimer e Luisa Gnecchi. Nella realizzazione dell'iniziativa la Provincia potrà contare sull'esperienza dell'imprenditore spaziale Manfred Fuchs, venostano che vive a Brema, anch'egli presente. Sul piano operativo il progetto innovativo sarà seguito dall'Accademia europea. I lavori preparatori inizieranno nelle prossime settimane: grazie alla stazione base - che dovrebbe sorgere entro l'autunno 2006 probabilmente sul Corno del Renon - e all'acquisizione diretta dei dati di una quindicina di satelliti, verranno bypassati i passaggi intermedi.
La sovapposizione delle diverse tecniche (visibile, infrarosso, laser, radar, ecc.) verrà migliorata in special modo per quanto riguarda la precisione delle sonde di misurazione. Si punta anche ad aumentare la frequenza delle riprese, in modo da garantire maggiori applicazioni delle immagni giornaliere.

"Negli ultimi anni è aumentato lo sforzo della Provincia per aprire nuove strade in direzione di ricerca, innovazione e sviluppo", ha sottolineato Durnwalder, ricordando che "con l'avvio del progetto si potranno anche offrire una ventina di nuovi posti di lavoro per specialisti di settore, quali fisici, esperti elettronici e tecnici della comunicazione."
L'assessora all'Innovazione Luisa Gnecchi ha ribadito l'importanza di questo "investimento nel futuro, trasversale a molti ambiti di applicazione su tutto il territorio provinciale". Il progetto, con un impegno finanziario di circa 6 milioni €, consentirà notevole risparmio anche dal punto di vista economico: "Finora, per restare aggiornati, dovevamo acquistare prodotti e immagini satellitari da esterni a costi notevoli - ha spiegato l'assessore all'Ambiente Laimer - ma in futuro potremo riceverle autonomamente, elaborarle e cederle eventualmente anche alle Regioni vicine."

pf