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Dalla IIa Commissione per la Tutela del Paesaggio

Si è svolta ieri (17 gennaio 2006) la seconda seduta dell'anno dell'organo provinciale guidato da Adriano Oggiano. All'ordine del giorno, tra l'altro, un progetto del comune di Dobbiaco per il deposito di 100.000 metri cubi di materiale di scavo in un'area di quattro ettari ad est del paese.

Il materiale di scavo che si produce nel comune di Dobbiaco sarà depositato, in futuro, su un'unica superficie di quattro ettari ad est del paese. È quanto ha stabilito la IIa Commissione per la Tutela del Paesaggio approvando, nella seduta di ieri, il relativo progetto presentato dalla locale autorità municipale. Sul terreno in questione sarà possibile depositare fino a 100.000 metri cubi di materiale. Secondo il presidente dell'organo provinciale Adriano Oggiano, si tratta di un'iniziativa esemplare, "in quanto in questo modo si limita l'abbandono selvaggio di questo materiale nei luoghi più disparati. Inoltre, l'area in questione è fuori dal centro abitato, il che esclude i disturbi dovuti al passaggio dei camion per il trasporto". Il materiale sarà depositato di volta in volta su superfici limitate dell'intera area, dopo aver asportato uno strato di terra alto 50 cm. Con questa materia ricca di humus si ricoprirà l'area alla fine delle operazioni di deposito, in modo da facilitare il rinverdimento della zona.

Il Centro per la sperimentazione agraria e forestale Laimburg, nel comune di Vadena, sta compiendo dei lavori di miglioramento fondiario in località Piccolongo, a sud della sede centrale dell'istituto. Nell'ambito di questo progetto, un'area di 1.400 metri quadrati sarà ricoperta da 10.000 metri cubi di terra, proveniente dai lavori per la tangenziale di Laives. Il relativo progetto è stato approvato dalla Commissione provinciale, che ha però richiesto lo spostamento sul tracciato originario della strada che attraversa l'area considerata.

È del Centro per la sperimentazione agraria e forestale Laimburg anche il progetto di spostamento del vivaio forestale dal biotopo Castelfeder a Piccolongo, nel comune di Vadena. La Commissione provinciale non ha posto alcun ostacolo.


Infine, il Comune di Corvara in Badia intende porre delle reti paravalanghe lungo la strada al di sotto del Passo Gardena. Lo stesso comune ha provveduto in passato ad attrezzare in questo modo 800 metri di strada. La Commissione, però, ha negato l'autorizzazione, in quanto è stato ritenuto che delle galelrie paravalanghe offrirebbero una protezione più efficace.

MC