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Polveri sottili: ecco i dati della nuova centralina di Egna

L’agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, che fa capo al dipartimento dell'ass. Laimer, comunica i primi dati della centralina posta nei pressi del casello di Egna sull'A22, comparabili con quelli della stazione di S. Pietro Mezzomonte (Schrambach), tra Bressanone e Chiusa. "Riguardo alle concentrazioni di biossido di azoto - NO2, rileviamo valori sopra i limiti fino a circa 100 metri dall’arteria, in rapido calo piú lontano. Per le PM10 la distribuzione invece è molto più uniforme, con valori simili indipendentemente dal sito”, spiega il direttore dell’APPA Luigi Minach.

La nuova centralina di Egna lungo l'autostrada al momento dell'installazione (foto:A. Pertl)

Dalla fine del 2005 è attiva ad Egna una nuova centralina fissa di misurazione dell'inquinamento dell’aria. Si tratta della seconda stazione di misura sull'A22: la prima è stata realizzata nel gennaio 2004 a S.Pietro Mezzomonte, tra Bressanone e Chiusa.

I dati rilevati in questi due mesi permettono  al direttore dell’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente – APPA, Luigi Minach, di fare le prime considerazioni: “Innanzitutto, per eliminare i dubbi sulla validità dei dati registrati dalla centralina, che si temeva fossero influenzati dalla vicinanza allo svincolo autostradale", spiega il direttore, "li abbiamo confrontati con quelli raccolti per una settimana dalla stazione mobile posizionata, sempre lungo l’autostrada, 1,5 km più a nord, in assenza di altre strade o sorgenti inquinanti : si tratta di valori del tutto simili”.

I dati registrati e trasmessi automaticamente all'APPA dalla centralina di Egna si rifanno per ora ad un breve periodo di osservazione: per avere un quadro preciso bisognerà attendere la fine del 2006. Tuttavia, già ora si può dire che essi sono analoghi a quelli rilevati a S. Pietro Mezzomonte e nella località tirolese di Vomp, dove le analisi sono state condotte per due anni: “Nelle due località”, spiega il dott. Minach, “si rilevano nel 2004/2005 valori di diossido di azoto – NO2 tra i 66 ed i 74 µg/m3 (medie annuali), superiori quindi al limite annuale di 40 µg/m3, che scendono però rapidamente spostandosi dall’autostrada”. Dai dati del gennaio 2006 sulle concentrazioni di NO2 emerge che il valore medio a pochi metri dalla carreggiata autostradale é di 95 µg/m3; sulla diga dell'Adige, a ca. 150 mt dalla carreggiata, é di ca 57µg/m3; e nel centro di Salorno si eleva di nuovo fino a 85 µg/m3: "Ciò significa che qui sulle concentrazioni di NO2 influisce molto il traffico locale, mentre l'autostrada contribuisce ad un inquinamento di fondo sia per PM10 che per NO2".

Diversi i dati sulle polveri sottili – PM 10, i cui valori mostrano, indipendentemente dal sito (Vomp, S. Pietro Mezzomonte, Bolzano, Bressanone ecc), concentrazioni molto simili: "Possiamo affermare", afferma Luigi minach, "che le PM10 sono distribuite molto più omogeneamente del NO2 nel fondovalle, anche se non si supera la media annuale di 40 µg/m3".

I risultati del confronto tra i dati di S. Pietro Mezzomonte ed Egna permetteranno di avere una visione d’insieme dell’impatto del traffico autostradale sull’inquinamento, dato indispensabile per definire contromisure mirate. Un ulteriore passo avanti in questa direzione sarà fatto il prossimo inverno, quando nell’ambito del progetto europeo KAPA GS verranno messe a disposizione della Provincia autonoma di Bolzano almeno 20 stazioni mobili di misurazione. Otto di queste stazioni misureranno inoltre anche le dimensioni del pulviscolo, il che permette di risalire con certezza alla fonte di inquinamento.

Per avere una visione d’insieme dei dati raccolti, i tecnici dell’APPA hanno confrontato tutti i dati delle medie annuali 2001-2006 registrati nelle stazioni di misurazione: si tratta in sintesi di valori costanti per quanto riguarda le PM 10. Una simulazione compiuta dalla TU di Graz su incarico dell’APPA ha permesso inoltre di valutare l’efficacia di eventuali interevnti di limitazione del traffico autostradale: le più incisive sarebbero l'esclusione dei veicoli euro 0, 1 e 2 e il dirottamento su rotaia delle merci trasportate con camion euro 0, 1 e 2. Nei due casi si avrebbe una riduzione di NO2 dall’4 al 20% e di PM 10 dal 3 al 9%. Il calo di entrambi gli agenti inquinanti sarebbe invece pari al 3% circa introducendo un limite di velocità di 80 km/h. “Questa riduzione limitata”, conclude Minach, “dimostra che per abbattere le PM 10 sono necessari tanti piccoli interventi, messi in opera insieme: bisogna intervenire su traffico, riscaldamento, industria, edilizia, agricoltura, ecc.”.

I dati di rilevamento degli agenti inquinanti sono pubblicati in tempo reale in Internet alla website www.provincia.bz.it/agenzia-ambiente. A breve saranno disponibili anche quelli registrati lungo l’autostrada del Brennero.

MC