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Esperanza Martinez e Laimer: "Insieme per salvare la foresta e il clima"

La responsabile di Accion Ecologica, organizzazione ecuadoregna membro di Alleanza per il Clima, ha incontrato oggi a Bolzano l'assessore all'Ambiente Michl Laimer. Grazie ai contributi di 79 Comuni altoatesini e ai progetti di sensibilizzazione promossi dalla Provincia, sono stati realizzati in Ecuador numerosi progetti di tutela della foresta pluviale e di formazione della popolazione indigena.

Esperanza Martinez nel corso dell'incontro di oggi con l'ass. Laimer (al centro) e Norbert Lantschner (foto: A.Pertl)

L’estrazione di petrolio in Ecuador non solo sta causando danni ambientali irrimediabili, ma non comporta un guadagno significativo per la popolazione, e toglie fondi economici alle altre attività produttive: è questa la sintesi del messaggio portato oggi a Bolzano da Esperanza Martinez, cofondatrice dell’organizzazione ecuadoregna Accion Ecologica e membro di Oilwatch. La signora Martinez è stata ospite quest’oggi, su iniziativa di Alleanza per il Clima, associazione di Comuni ed Enti territoriali europei impegnati in una partnership con i popoli indigeni delle foreste pluviali, dell’assessore all’Ambiente ed Energia Michl Laimer. L’Ufficio Aria e Rumore della Provincia, infatti, è la sede altoatesina di Alleanza per il Clima, di cui è coordinatore Norbert Lantschner.  Tramite questo coordinamento, e grazie ai fondi messi a disposizione dai Comuni altoatesini e raccolti dalla stessa Provincia con iniziative di sensibilizzazione, sono stati finanziati in Ecuador numerosi progetti volti alla tutela della foresta ed alla formazione della popolazione locale.

Il contributo che la Provincia di Bolzano offre, insieme ai comuni altoatesini, alla causa di Alleanza per il clima”, ha spiegato l’ass. Laimer, “non è solo economico: cerchiamo infatti anche di diffondere tra la popolazione locale la cultura del risparmio energetico, della consapevolezza che un grado in più o in meno di riscaldamento nelle nostre case  rappresenta una grande differenza in termini di risorse ambientali consumate”. In questo senso, sono stati avviati in Alto Adige progetti come quello dei Piccoli Passi, che coinvolge moltissimi scolari altoatesini: raggiungendo a piedi, in bicicletta o con l’autobus la propria scuola, anziché in macchina, essi raccolgono punti che vengono poi ripagati da tre sponsor altoatesini – Raiffeisen, Bierfield e Würth – con denaro che va a finanziare interventi in Ecuador. In questo modo, per esempio, è stato dato un importante contributo alla nascita dell'Università Indigena UINPI, che aiuta gli indigeni ad acquisire una formazione nella tutela ambientale, in modo da difendersi da soli dagli attacchi di chi vuole sfruttare il territorio. Tra i progetti finanziati in Ecuador, ha specificato Norbert Lantschner, che ha anche ricordato l’importanza del progetto CasaClima per la riduzione delle emissioni di CO2, ci sono inoltre la demarcazione della foresta pluviale, per dare agli indigeni la possibilità di garantire la delimitazione del proprio territorio secondo un principio catastale, il finanziamento di borse di studio, la creazione di un Centro ambientale, inaugurato proprio dal presidente Durnwalder,  a Lago Agrio, zona di grande estrazione petrolifera. Il prossimo progetto consisterà nella formazione di un ecuadoregno, José Proano di Accion Ecologica, sul software libero: egli potrà poi insegnare come farne uso a molte altre persone nel suo Paese, contribuendo in questo modo ad un aumento della comunicazione tra i gruppi di azione e ad un migliore monitoraggio, grazie ai mezzi tecnici, dei danni portati alle foreste.

Per la sua attività, come ha ricordato Toni Auer di Ecolnet, pure presente alla conferenza stampa, Esperanza Martinez è stata insignita del premio Alexander LAnger. “Se non recuperiamo ora il controllo sul nostro territorio, allontanando le grandi aziende petrolifere che lo sfruttano, alcune delle quali negando perfino allo Stato ecuadoregno la corresponsione delle relative imposte", ha detto oggi l'attivista sudamericana, "sarà troppo tardi per convertire la nostra economia puntando su agricoltura, energie alternative, utilizzo dell’acqua. La popolazione è consapevole che questo cambiamento è necessario”.

Ringraziando l’ospite ecuadoregna, l’assessore Laimer ha assicurato che l’Alto Adige continuerá ad occuparsi di progetti di tutela della foresta e del clima, così importanti per garantire migliori condizioni di vita alle popolazioni delle foreste pluviali ed un clima migliore per tutti gli abitanti del pianeta.  

MC