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Domani è la Giornata internazionale dell'acqua - L'ass. Laimer: "Risorsa preziosa"

Domani, 22 marzo, si celebra la Giornata internazionale dell’Acqua. L’assessore all’Ambiente Michl Laimer approfitta dell’occasione per invitare tutti ad utilizzare con attenzione questa preziosa risorsa: “È necessario”, spiega, “un utilizzo consapevole dell’acqua, sia di quella potabile che di quella di scolo”.

L'acqua: risorsa preziosa

Il decennio 2005-2015 è dedicato dall’ONU all’acqua, all’insegna dello slogan “Water for life – Acqua per la vita”. Lo scopo di questa iniziativa di sensibilizzazione è rendere consapevoli i cittadini dei Paesi più avanzati a livello economico che quello che nel mondo nord-occidentale è considerato un liquido sempre a disposizione, nei Paesi in via di sviluppo è una risorsa spesso carente, che è causa di povertà e conflitti. La Giornata internazionale dell’Acqua, introdotta dalle Nazioni Unite quindici anni fa, vuole essere un’ulteriore occasione di approfondimento.  

L’acqua”, sottolinea l’assessore all’Ambiente Michl Laimer, “è l’alimento più importante,e tuttavia la sua disponibilità è negata a molte persone. Quello che per noi è ovvio – aprire il rubinetto, attivare lo sciacquone, riempire una pentola - per 1,2 miliardi di persone al mondo non è affatto scontato: a tanti è negato l’accesso ad acqua pulita”. Questo comporta anche enormi problemi sanitari: è di pochi giorni fa la presentazione, a Città del Messico, dell’ultima ricerca in questo senso dell’UNEP, Programma Ambientale delle Nazioni Unite: essa rivela che la metà di coloro che muoiono per malattie intestinali, più di tre milioni l’anno,  potrebbe essere salvata se solo si desse un accesso ad acqua pulita.  

In tutto mondo, il consumo d’acqua aumenta: nel ventesimo secolo, esso è cresciuto di sei volte tanto, doppiando in velocità la crescita della popolazione mondiale. Secondo lo studio dell’UNEP, questo causerà in futuro delle difficoltà nella produzione alimentare, dato che il 70% dell’acqua è usata a scopo irriguo, ed entro il 2030 ci sarà bisogno del 55% in più di alimenti. Lo studio analizza anche le fonti del problema “acqua”: cattiva gestione della risorsa, corruzione, burocrazia, mancanza di investimenti.  

Passando alla situazione locale, come sottolinea l’assessore Laimer, “l’Alto Adige è senz’altro una terra ricca d’acqua. Questo però non significa che dobbiamo sprecarla, tutt’altro: anche qui è necessaria una grande sensibilità ed attenzione nell’utilizzo di questa risorsa”. Dal canto loro, anche politici ed amministratori hanno il compito di mettere in atto una esemplare politica gestionale dell’acqua. Ecco perché lo stesso assessore Laimer intende produrre a breve un nuovo regolamento per l’identificazione di zone di tutela acque. In questo modo, sarà possibile porre sotto tutela ogni fonte o pozzo utilizzato per il rifornimento pubblico di acqua potabile, perché in queste zone vigono limitazioni di  interventi di scavo, deposito di materiali inquinanti, interventi agricoli o forestali, i quali, a causa dei fertilizzanti o di altri materiali utilizzati, potrebbero causare inquinamento delle acque. L’identificazione di zone di tutela delle acque va a tutto vantaggio dei cittadini, i quali hanno la garanzia della conservazione in salubrità di una risorsa preziosissima come l’acqua. 

Tutelare l’acqua significa però anche gestire al meglio quella piovana: come spiega l’ass. Laimer, “in un’epoca di carenza di acqua, conservare o rimettere in circolo quella che cade dal cielo è di grande importanza”. Ecco perché già la legge provinciale del 2002 prevede il riutilizzo dell’acqua piovana non contaminata, o il suo deflusso attraverso il terreno. Questo si ottiene evitando l’impermeabilizzazione delle superfici. È importante inoltre promuovere la raccolta dell’acqua piovana, il suo deflusso nel terreno, la costruzione di tetti verdi e la rinaturalizzazione di superfici già impermeabilizzate. “Nell’attuazione di tutte queste misure”, conclude Laimer, “è pero da tenere presente il principio di causalità: i costi per la realizzazione e la manutenzione di impianti per la gestione dell’acqua piovana devono essere coperti dal causante”.  

MC