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Pellets, il calore amico del clima

Il riscaldamento tramite pellets, trucioli di legno pressati, è un’alternativa conveniente ed ecologica a combustibili soggetti ad esaurimento e dannosi per l’ambiente: se ne è parlato questa mattina, a Bolzano, nel corso del convegno sui “Pellets, il calore amico del clima”, organizzato dall’Ufficio provinciale Risparmio energetico in collaborazione con APA ed Ökoinstitut. “Meno consumi, più efficienza”, questo il messaggio lanciato all’apertura dei lavori dall’assessore Michl Laimer.

"Meno consumi, pù efficienza": l'ass. Laimer al convegno sui pellets (foto: USP/Ravanelli)

Se vogliamo tutelare l’ambiente riducendo le emissioni dannose, garantendoci anche un risparmio economico, dobbiamo puntare sull'abbattimento dei consumi ed una maggiore efficienza, utilizzando fonti energetiche ecocompatibili e rinnovabili. I pellets, trucioli di legno pressati, sono una risorsa di questo tipo, per di più disponibili a livello locale, e la loro combustione non comporta emissioni dannose per l’effetto serra: per questo, il loro utilizzo va incentivato”: questo il messaggio dell’assessore provinciale all’Ambiente ed Energia Michl Laimer all’inaugurazione del convegno “Pellets – Il calore amico del clima”, ospitato questa mattina presso al sede dell’APA a Bolzano. "In Alto Adige", ha inoltre sottolineato l'assessore, prima dell'intervento del direttore della'APA Hanspeter Munter, "il 43% del fabbisogno energetico è coperto con fonti alternative, a fronte del 6% di media in Europa: è un buon risultato, ma dobbiamo lavorare per migliorare ancora in futuro: promuovere l'uso dei pellets è una misura significativa in questa direzione".

Organizzata dall’Ufficio Risparmio energetico della Provincia in collaborazione con l’Associazione Provinciale Artigiani e l’Ökoinstitut, e moderata dal direttore dell’Ufficio provinciale Siegfried Mayr, la conferenza degli esperti del settore aveva come obiettivo evidenziare il potenziale di diffusione dei pellets, soprattutto in Alto Adige, fornire una panoramica sullo stato della tecnologia e di illustrare gli aspetti tecnici di una corretta installazione, anche in combinazione con l’energia solare. Circa 150 fra artigiani, progettisti ed amministratori pubblici, con una grande prevalenza della prima categoria,hanno seguito con attenzione gli interventi di Thomas Schiffert della Hafner Austria sui moderni sistemi di riscaldamento a biomassa, di Robert Andreolli dell’Ufficio provinciale Prevenzione incendi sulla normativa antincendio, dei rappresentanzi dell'APA sull’installazione di impianti per l’utilizzo di pallets ed energia solare.

In avvio di conferenza, Hans Glauber dell’Ökoinstitut aveva precedentemente illustrato il progetto REGBIE (Regional Bioenergy Initiatives Around Europe), cui aderiscono diversi enti in Europa allo scopo di promuovere il mercato dei pellets agendo anche sulle iniziative legislative, sul mondo politico e sulle strategie di marketing. Stefano Perini, dell’IRE  Della Camera di Commercio di Bolzano, aveva invece illustrato chiaramente la situazione attuale ed il potenziale dei pellets in Alto Adige, partendo dal grande successo della biomassa, che, grazie ad un’accorta politica energetica locale, è oggi utilizzata come fonte energetica in 42 impianti di teleriscaldamento. In questa scia si inserisce la diffusione degli impianti a pellets, in continua crescita: attualmente sono più di 1.300, per una produzione annua di 78 mio kWh di energia. "Poiché circa metà dei 32.000 impianti di riscaldamento a gasolio dovranno essere sostituiti, in Alto Adige, nei prossimi anni", ha detto il relatore, "è evidente l’importsanza di far conoscere e promuovere la fonte energetica pellets". L'intervento dell'esperta austriaca Christine Öhlinger ha poi fatto luce sulla situazione di mercato dei pellets.  

L’Ufficio Risparmio energetico ha fatto in modo che il convegno di oggi sui pellets fosse ad impatto climatico “zero”: stimato che l’evento bolzanino ha generato ca 3 tonnellate di CO2 a causa del traffico causato (2,43 t), del riscaldamento (0,09 t), dell’elettricità utilizzata (0,06 t), dell’uso di carta (0,22 t), del buffet (0,14 t), della posta (0,07 t)  e dei rifiuti prodotti (0,01 t), tali emissioni verranno compensate con un corrispondente contributo all’organizzazione svizzera “myclimate”, che investirà l’importo in serre solari in Himalaya.

MC