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Nuovo inceneritore: la Provincia risponde al Comune di Bolzano

È uno studio commissionato direttamente dal Comune di Bolzano a dichiarare che la ricaduta degli inquinanti dell’inceneritore è del tutto insignificante, mentre riguardo alla bonifica del terreno - che sembra interessare meno l’assessore comunale - si fa presente che l’analisi di rischio sanitario, in possesso proprio del Comune, indica un potenziale pericolo per l’inquinamento della falda: con questi dati oggettivi il direttore del Dipartimento provinciale Walter Huber risponde alle dichiarazioni dell'assessore comunale ai Lavori pubblici Stefano Pagani sull'inceneritore di Bolzano, riportate oggi (venerdì 12) dalla stampa.

All’assessore comunale che sui media si dice preoccupato della ricaduta degli inquinanti legata alla gestione dell'inceneritore, il direttore di Dipartimento Walter Huber ricorda che uno studio commissionato direttamente dal Comune di Bolzano dichiara che questa ricaduta è del tutto insignificante sia in termini quantitativi che di rischio per la salute. “L'assessore Pagani dovrebbe avere ben presente – continua Huber – che lo studio commissionato dallo stesso Comune di Bolzano all'Università di Trento, al Politecnico di Milano e all'Istituto Mario Negri sui rischi sanitari legati all'inceneritore, calcolati proprio sulla zona da lui citata, esclude qualsiasi rischio, definendola una ricaduta del tutto insignificante.” Lo studio del 2001 è stato preso come base per la determinazione della qualità delle emissioni del nuovo inceneritore nell’elaborazione del nuovo Piano gestione rifiuti nel 2004, dove la Giunta provinciale ha chiarito che "per garantire i risultati ambientali dello studio del Politecnico è indispensabile che il nuovo inceneritore abbia qualità di emissioni a livelli paragonabili agli attuali."

Riguardo alle emissioni dell'inceneritore, si fa notare che la relazione a firma del direttore dell’Ufficio provinciale Aria e rumore Norbert Lantschner – che l’assessore Pagani dichiara di aver scoperto dai giornali – è lo studio VIA approvato con parere positivo dal Comune di Bolzano. 

È più grave invece – precisa il direttore Huber – far passare per poco significante un rischio accertato e concreto legato alla contaminazione del suolo e della falda dove dovrebbe sorgere il futuro inceneritore. All’assessore Pagani che afferma “più della bonifica mi interessa la questione inquinamento”, la Provincia ricorda infatti che il Comune è in possesso di una analisi di rischio sanitario che indica un potenziale pericolo per la contaminazione della falda. Si tratta di un inquinamento del suolo che vede il Comune direttamente responsabile avendo lo stesso depositato le morchie dell'ex azienda del gas, che contengono tra il resto composti cancerogeni.
“Non dobbiamo mai dimenticare – conclude il direttore Huber – che alla base della decisione di realizzare l’impianto di termovalorizzazione ci sono proprio le esigenze di tutela della salute pubblica”.

pf