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Nuovo pacchetto di proposte dell’APPA per un’aria più pulita

Il direttore dell’Agenzia Provinciale per l’Ambiente Luigi Minach e l’assessore all’Ambiente Michl Laimer hanno presentato quest’oggi ai rappresentanti dei principali Comuni altoatesini e del mondo economico il pacchetto di misure contro l’inquinamento da polveri sottili elaborato, nel corso delle ultime settimane, dall’apposito tavolo di coordinamento tecnico. In futuro si affronterà il problema secondo il “principio di causalità”; inoltre, oltre a quello del traffico si affronterà anche il problema del riscaldamento domestico.

All’inizio di aprile l’Agenzia Provinciale per l’Ambiente – APPA ha istituito il tavolo di coordinamento tecnico incaricato di elaborare con il giusto anticipo una serie di misure contro l’inquinamento da polveri sottili, da attuare il prossimo inverno. Dell’organismo fanno parte, oltre che i rappresentanti dell’APPA, i delegati dei Comuni di Bolzano, Bressanone, Brunico e Merano, tecnici ed esperti dei Dipartimenti Traffico e trasporti e Finanze, del Servizio strade della Provincia, nonché delle organizzazioni economiche. Nel corso dei lavori, c’è stato pieno accordo tra le parti sul fatto che non solo il traffico veicolare, ma anche numerosi altri fattori sono causa di inquinamento da PM 10: pertanto, nel piano di intervento si dovranno comprendere misure che riguardino tutte le concause.

Reso noto quest’oggi dal direttore dell’APPA, Luigi Minach, il pacchetto quadro di proposte verrà discusso nelle prossime settimane a livello comunale: secondo il Piano provinciale per la qualità dell’aria, infatti, spetta alle municipalità l’introduzione di un programma di interventi contro l’inquinamento. Tali interventi, elaborati sulla base del documento prodotto dal tavolo di coordinamento, rientreranno in un pacchetto comune di misure da introdurre a partire dal 1mo novembre 2006. Come ha spiegato il dott. Minach, le direttive quadro riguardano il trasporto pubblico, la viabilità cittadina, il riscaldamento, i cantieri, il traffico motorizzato ed il connesso piano d’azione. Il problema delle polveri sottili sarà affrontato in futuro secondo il principio di causalità: “Dopo le – fondate – critiche dello scorso anno”,  sottolinea Luigi Minach, “non intendiamo riproporre la circolazione a targhe alterne, introducendo quello della causalità come criterio principale per definire le limitazioni del traffico”. Inoltre, le misure dovranno ottenere ampio consenso dalla cittadinanza, ed essere il più possibile unitarie a livello provinciale.

Totalmente nuovo sarà il concetto di gestione del traffico: le città dovrebbero essere suddivise in tre zone – periferia, “zona ambientale” (definita dai singoli Comuni) e zona pedonale. A seconda della zona, e sempre sulla base del principio di causalità, si procederà a limitare i transiti degli autoveicoli delle diverse classi. Dal 1mo novembre al 31 marzo, secondo le previsioni quadro, nelle “zone ambientali” non dovrebbero poter circolare, dalle 7 alle 10 e dalle 16 alle 19, i veicoli Euro 0 e i motocicli a due tempi senza catalizzatore, il cui accesso alle zone pedonali sarebbe vietato a qualsiasi ora. Le limitazioni al traffico verranno rielaborate di anno in anno, e nell’inverno 2009/2010 esse dovrebbero riguardare anche la periferia, cui non potrebbero accedere i veicoli Euro 0 ed Euro 1. Inoltre, nelle zone ambientali l’accesso sarà consentito solo a veicoli a benzina o a diesel con filtro antiparticolato. Solo i veicoli con filtro potranno infine entrare nelle zone pedonali.

Per quanto riguarda il piano d’azione, il prossimo inverno, dal quinto giorno di superamento dei limiti di PM10 non dovrebbero poter circolare nelle zone ambientali, dalle 7 alle 19, i veicoli euro 0 ed euro 1, quelli a due tempi ed i diesel senza filtro. Quelli a benzina dalla classe euro 2 potranno invece circolare. Dal nono giorno di superamento si potrà invece viaggiare solo con un determinato numero di passeggeri a bordo.

Oltre alle limitazioni al traffico, il pacchetto di misure contiene anche direttive per la pulizia delle strade ed il trasporto pubblico: a questo proposito, è stata stabilita l’introduzione di corsie preferenziali per gli autobus.

L’Agenzia provinciale per l’Ambiente non dimentica, accanto al traffico, l’altra causa di diffusione delle PM 10, vale a dire il riscaldamento domestico: se questa emissione è relativamente ridotta in caso di metano o gasolio, le stufe alimentate a legna causano invece un  apporto importante di inquinanti, che può superare la quota prodotta dai veicoli. Ecco perché nei giorni di introduzione del piano d’azione si prevede di vietare l’accensione di riscaldamenti secondari (per es., stufe in maiolica o focolari utilizzati parallelamente al riscaldamento centralizzato). Anche gli spazzacamini saranno chiamati a contribuire all’individuazione delle stufe utilizzate come forno per i rifiuti: un apporto accordo sarà introdotto nell’ordinamento professionale di categoria.

MC