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Presentato il progetto "Habitat Sciliar"

L'area dello Sciliar presenta una ricchezza naturalistica e faunistica unica per l'Alto Adige. La biodiversità di questa zona verrà rilevata nell'ambito di un progetto di ricerca, presentato quest'oggi dall'assessore all'Ambiente Michl Laimer, dal presidente dei Musei provinciali Bruno Hosp e dal Günther Unterthiner, della Ripartizione Foreste, a Castel Presule. Il progetto è gestito dal Museo di Scienze naturali dell'Alto Adige, dall'Ufficio provinciale Parchi naturali e dalla Ripartizione provinciale Foreste.

L'ass. Laimer e il pres. dei Musei Hosp (secondo e terzo da sinistra) alla presenntazione del progetto

Già a partire dal 19mo secolo biologi e zoologi individuarono nell’area dello Sciliar una zona eccezionalmente ricca di specie: per questo motivo, essa è ora una delle poche zone in Europa oggetto di studi ed analisi da ben 150 anni. Per continuare questa tradizione, nel 2006 e 2007 esperti provenienti dall’Italia e dall’estero esploreranno la flora e la fauna presso 16 stazioni di ricerca in zona, che costituiscono 16 differenti ambienti naturali. Un’indagine a largo raggio prevista dal progetto “Habitat Sciliar”, presentato quest’oggi a Castel Presule dall’assessore all’Ambiente Michl Laimer, dal collaboratore della Ripartizione Foreste Günther Unterthiner e dal presidente dei Musei provinciali Bruno Hosp. Il progetto è infatti un’iniziativa di Provincia (Ufficio Parchi naturali e Ripartizione Foreste) e Museo di Scienze naturali. Era presente anche il coordinatore dei Musei Othmar Parteli.

Prati alpini calcarei, paludi alpine, pareti rocciose dolomitiche, boschi di pino silvestre, di larice o abete rosso, torrenti ed acque stagnanti sono solo alcuni degli ambienti che verranno indagati. I pacchetti di lavoro assegnati ai ricercatori prevedono tra l’altro il rilevamento della presenza di muschi, licheni, funghi, ragni, api, formiche, pipistrelli, uccelli, pesci e farfalle. “È la prima volta”, ha spiegato oggi l’ass. Laimer, “che viene condotta una ricerca così estesa in un’area relativamente contenuta. Con questa indagine andremo alla scoperta della biodiversità altoatesina, che dobbiamo conoscere per imparare a tutelarla. Il valore della natura, tuttavia, non deve essere legato soltanto a numeri: bisogna osservare con il cuore il mondo naturale che ci circonda”.

Proprio per diffondere i dati raccolti, crome hanno spiegato il direttore del Museo di Scienze naturali Vito Zingerle ed il responsabile del progetto Willgis Gallmetzer, con proiezioni di diapositive, laboratori, visite guidate ed escursioni tematiche anche i turisti, i cittadini e le scuole saranno coinvolti nel progetto. A Fiè, Castelrotto e Tires verranno organizzati dei laboratori cui parteciperanno, accanto agli scienziati, gli amministratori comunali. Lo stato dei rilevamenti sarà poi comunicato attraverso i media.

Il progetto “Habitat Sciliar” è sponsorizzato dalla Fondazione Hans- und Paul Steger, dai Comuni di Castelrotto, Fiè allo Sciliar e Tires, dalla Raiffeisen, dal Consorzio turistico Alpe di Siusi, dall’Associazione turistica di Tires e dalla Cooperativa Kuratorium Castel Presule.

MC