News & Events

Badia ha un nuovo Piano paesaggistico

A distanza di 25 anni dall'approvazione del primo Piano paesaggistico, il comune di Badia ne dispone di uno nuovo. In questi giorni è avvenuta l'approvazione da parte della Giunta provinciale. Viene meno l'obbligo generale di sottoporre i progetti di fabbricati o di opere ammesse all'autorizzazione paesaggistica .

Il documento, che è una rielaborazione del precedente, è stato approvato di recente dalla Giunta provinciale dopo che il Consiglio comunale aveva espresso parere positivo. Nel periodo di pubblicazione all'albo del Comune non era stata presentata alcuna osservazione.
Le zone di tutela paesaggistica già esistenti, ovvero le aree completamente inedificate che si stendono fra i masi, vengono inserite, con varie correzioni di confine, nel piano paesaggistico rielaborato quali zone di rispetto. Soprattutto nelle immediate vicinanze degli abitati è opportuno ridefinire la delimitazione di tali zone; le aree già fortemente edificate possono essere escluse dalle zone di tutela. Le zone di rispetto comprendono le seguenti aree: il pendio esposto sul versante orografico destro che va da S. Leonardo fino a sopra S. Cassiano, ove si trovano le viles Alfarëi, Anvì, Sotrù, Suraćianins, Soplà, Rü, Dlira; questi pendii prativi con una struttura insediativa ancora per la maggior parte intatta, caratterizza in modo particolare il quadro paesaggistico del Comune di Badia.
I pendii prativi che si stendono sul versante orografico sinistro, unendo Pedraces a La Villa e Funtanacia, passando per le viles di Runch, Ćiaminades e Sotsas; le zone di rispetto si riferiscono a dei settori di verde di estensione limitata, però ancora intatti (Runch, la zona tra Pedraces e Ćia­minades, Paracia, Sotsas nonché la zona tra La Villa e Funtanacia). Le seguenti zone di rispetto sono previste ex novo:Pescol, un vila sul dorsale montuoso tra la valle principale della Gadera e la Valle di Longiarù che si presenta ancora molto intatto, sia come vila che per i suoi dintorni rimasti ancora completamente privi di edificazioni. Si tratta di una delle zone più originarie di tutta l’Alta Badia. È prevista quindi una zona di rispetto, sia per la tutela del vila stesso molto compatto che per le immediate vicinanze. Nuova è anche la zona di rispetto Sotgherdëna, una piccoloa vila, anch’esso ancor ben intatto; si trova sul versante orografico sinistro, sotto il Somamunt, su un dorsale di pendio esposto e molto visibile da lontano. Nuova zona di rispetto è anche Col d’Anvì caratterizzato da colline gemelle a nord di S. Leonardo con prati e pascoli senza e con alberatura rada si alternano con isole boschive. Anche per la vila Verda, che si trova al di sopra della strada principale della Val Badia, tra La Villa e Corvara, è prevista una zona di rispetto. Tale vila si presenta ancora come un piccolo insediamento rurale molto compatto con i dintorni ben intatti. Il vecchio patrimonio edilizio, per la maggior parte, si è mantenuto bene. I singoli edifici sono per lo più costruiti in legno.
Attraverso l’individuazione come zone di rispetto queste superfici dovrebbero essere possibilmente risparmiate da un’eccessiva opera d’edificazione e di allacciamento di cavi. Nelle zone di rispetto vige un divieto assoluto di costruzione di nuovi edifici all’aperto. A differenza del piano paesaggistico precedente, per i progetti di fabbricati o per le opere ammesse, non è più previsto l’obbligo generale di autoriz­zazione paesaggistica rilasciato dall’autorità provinciale competente (II Commissione provinciale per la tutela del paesaggio). Tale norma rimane in vigore per i progetti di nuovi edifici nonché per gli interventi di demolizione e riedificazione di edifici il cui sito venga spostato. Una disposizione questa, come sottolinea Konrad Stockner funzionario dell'Ufficio ecologia del paesaggio della Provincia, che comporta un considerevole alleggerimento burocratico per il Comune di Badia. A tutela delle viles, comunque, vigono nuove norme.
Anche i boschi ripariali ancora esistenti sono inseriti nel piano paesaggistico. Lungo la Gadera ed il Rü dla Cudacia si incontrano ancora alcuni ontaneti preziosissimi.
Anche le zone umide scomparse quasi del tutto nel fondovalle. sono più frequenti  nelle fasce altimetriche più elevate: sotto S. Croce, sopra Sotgherdëna e Runch nonché soprattutto sull’altipiano alpestre tra Piz la Ila e Pra de Störes; pur trattandosi di aree ad estensione limitata, le zone umide presentano una grande importanza paesaggistica ed ecologica e pertanto, anche se non sono appositamente vincolate come biotopo o monumento naturale, sono degne di essere conservate e non possono essere prosciu­gate. Nel piano paesaggistico attuale, inoltre, il Lêch de Laiec è individuato come biotopo. Questo piccolo lago situato nei boschi sopra Pra de Costa è ancora completamente intatto.
Alcuni monumenti naturali non vengono riconfermati. Sono alberi singoli, che non presentano più le caratteristiche di un monumento naturale, o perché non corri­spondono ai criteri odierni per l’individuazione a monumenti naturali, nel frattempo un pò cambiate, o perché si trovano ormai in uno stato di forte deperimento.
Infine, con la rielaborazione del piano paesaggistico del Comune di Badia i confini dei parchi naturali Fanes-Sennes-Braies e Puez-Odle vengono leggermente modificati ed inseriti nella documentazione cartografica più recente.

SA