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Misure naturali di consolidamento degli argini all'esame di esperti

Dagli inizi di agosto due collaboratori dell'Istituto per ingegneria biologica della facoltà di Agraria dell'Università di Vienna stazionano in provincia di Bolzano per valutare le opere di consolidamento degli argini con metodi naturali realizzate negli ultimi vent'anni dalla Ripartizione Opere idrauliche della Provincia.

Impianti vegetali per consolidare gli argini dei corsi d'acqua.
I collaboratori dell'Istituto per ingegneria biologica della facoltà di agraria dell'Università di Vienna nelle scorse settimane hanno provveduto ad analizzare gli impianti vegetali realizzati dai tecnici dei servizi della Ripartizione opere idrauliche in Val Sarentino, in Valle Aurina, in Val d'Ega ed in Val Pusteria. Le indagini ed i controlli hanno quale obiettivo quello di verificare lo sviluppo delle piante e la validità del loro impiego, assieme ad altri materiali quali legno e pietre, per garantire a lungo termine stabilitá alle zone interessate dagli impianti.
Come pone in evidenza il direttore della Ripartizione opere idrauliche, Rudolf Pollinger, accanto alla valutazione delle opere eseguite in particolar modo per quanto attiene il grado di sicurezza e la durata, gli esperti viennesi dovrebbero fornire preziose indicazioni per l'esecuzione ottimale degli impianti e per la cura successiva degli arbusti impiantati.
La sicurezza della popolazione residente in zone a rischio costituisce il fattore prioritario in sede di interventi, ma - come spiega il presidente della Provincia Luis Durnwalder responsabile per il settore in seno alla Giunta provinciale - dove le condizioni lo consentono nella sistemazione di bacini montani ed argini vengono preferiti gli interventi di bioingegneria con impioanti vegetali abbinati all'impiego di materiali naturali.

SA