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Polveri sottili, Minach: "Nei giorni critici ridurre il consumo di legna per le stufe"

All'interno del pacchetto di provvedimenti della Missione aria pulita non ci sono solamente quelli riguardanti i veicoli a motore. Un capitolo viene anche dedicato ad una fonte di riscaldamento con tanti vantaggi, ma con un grave difetto: la produzione di pm10, le cosiddette polveri sottili. Stiamo parlando delle stufe a legna, oggetto di un appello lanciato dal direttore dell'Agenzia provinciale per l'ambiente Luigi Minach.

"Durante i giorni più critici per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico, sarebbe auspicabile una riduzione nell'utilizzo del legname quale fonte combustibile di riscaldamento". Questa la proposta di Minach, il quale mette sul tavolo alcuni dati interessanti: "Per produrre la stessa quantità di polveri sottili generate da una stufa a legna nel giro di un'ora - spiega - un mezzo pesante Euro 0 deve percorrere un solo chilometro di strada, un'automobile Euro 3 diesel 150 chilometri, e un diesel Euro 4 con il filtro anti-particolato 7.000 chilometri. Nei centri più grandi della nostra Provincia, e nei comuni limitrofi, la fonte principale di inquinamento resta di gran lunga il traffico, ma in alcune zone, come ad esempio a Laces, l'impatto delle polveri sottili provocate dalle stufe a legna è decisamente più importante". Minach sottolinea inoltre come le stufe più inquinanti risultino essere quelle di più antica concezione, mentre gli impianti moderni, grazie anche all'utilizzo dei Pellets, riescano a contenere le emissioni. La differenza, quanto ad impatto ambientale, con gli impianti a metano, resta però ancora decisamente marcata.

Per tutti questi motivi, anche le stufe a legna sono state inserite nel pacchetto di misure anti-inquinamento della Missione aria pulita 2006. In caso di superamento per cinque giorni consecutivi della soglia di attenzione delle pm10 nei comuni di Bolzano, Merano, Bressanone e zone limitrofe, viene chiesta la rinuncia all'utilizzo delle stufe a legna su base volontaria, mentre il divieto, per chi può comunque contare su un impianto centralizzato a gas o a gasolio, scatta a partire dall'ottavo giorno consecutivo di superamento della soglia.

USP