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Dalla Provincia di Bolzano il primo catasto dei rumori

Il catasto provinciale dei rumori è stato presentato dagli assessori provinciali Michl Laimer (urbanistica, ambiente e energia), Florian Mussner (lavori pubblici), e Hans Berger (informatica), e da vari funzionari delle ripartizioni provinciali coinvolte. Esso costituisce uno strumento di rilievo per gli amministratori e per i progettisti.

Presentato il primo catasto dei rumori
Una fetta consistente del rumore è prodotta dal traffico; per meglio far fronte alla questione la Provincia in un'azione congiunta di vari dipartimenti ha predisposto un catasto dei rumori reso pubblico attraverso il Geobrowser Pro (www.provincia.bz.it/cartografia), che rende visibile l'inquinamento acustico di giorno e di notte sulle maggiori arterie di traffico a livello provinciale che rientrano nella competenza di gestione della Provincia. Su questo browser - così l'ass. Berger - sono stati uniti i dati urbanistici e ambientali più rilevanti e resi facilmente accessibili a tutti con una nuova tecnologia all'insegna dell'e-government.
Come ha spiegato Georg Pichler direttore reggente dell'Ufficio aria e rumore dell'Agenzia provinciale per l'ambiente, il catasto dei rumori à stato predisposto avvalendosi di un modello geografico digitale, dei dati statistici sul traffico veicolare a cura dell'Istituto provinciale di statistica ASTAT e di misurazioni effettive del rumore. Il catasto sarà costantemente attualizzato (la normativa indica un lasso di tempo di 5 anni, che secondo l'ass. Laimer potrà certamente essere accorciato). Il catasto costituisce uno strumento utile per i Comuni ed i costruttori in sede di programmazione e progettazione per nuovi insediamenti residenziali ed anche per i cittadini. La Provincia di Bolzano, come ha sottolineato l'ass. Laimer, è la prima in Italia ad avere predisposto il catasto dei rumori come prescritto dalla normativa statale.
In base ad un decreto legge statale (DL 19.08.2005, no. 194)ntro il 30 giugno 2007 gli enti che gestiscono fonti di inquinamento acustico da traffico, quali strade, autostrade linee ferroviari sono tenuti a predisporre un catasto dei rumori per le arterie stradali che presentino un traffico di oltre 6 milioni di veicoli all'anno e per i tratti di ferrovia che superano il passaggio di 60.000 treni all'anno.
Entro il 18 giugno 2008, quindi, dovranno essere predisposti piani d'azione per risanare queste categorie di strade e ferrovie. Entro il 18 luglio 2013 potranno essere invece predisposti i piani di azione per il risanamento di strade con traffico oltre i 3 milioni di veicoli all'anno e di ferrovie con transito di oltre 30.000 treni all'anno. I valori massimali di ruomre consentiti saranno di giorno di 70 decibel tra le ore 6 di mattina e le 22.00 e di 60 decibel di notte fra le ore 22.00 e le 6.00.
In cosiderazione dei dati raccolti nel catasto dei rumori ed alle zone più densamente popolate interessate dai fenomeni più evidenti di inquinamento acustico da traffico, secondo una lista di priorità, la Provincia intende realizzare misure ad hoc per la riduzione del rumore: attraverso l'impiego di asfalto fonoassorbente, la riduzione della velocità di transito, l'approntamento di pareti e finestre antirumore. Come ha sottolineato l'ass. Mussner sono in fase di approntamento progetti per cinque arterie: MeBo, snodo Ponte Adige, Statale del Brennero all'altezza di Cardano, Statale della Venosta a Merlengo, statale della Pusteria a Vandoies. I nuovi progetti per la statale della Pusteria e per la statale del Brennero Laives/Pineta di Laives già prevedono misure di contenimento del rumore. Per i progetti prioritari nel 2007 sono stati messi a disposizione 5 milioni di Euro. 

SA