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Gestire la carenza idrica tema della Giornata mondiale dell'acqua in Alto Adige

I rappresentanti del dipartimento ambiente della Provincia, dell'APPA, della SEAB di Bolzano e delle Aziende servizi municipalizzati di Bressanone e Brunico in concomitanza con la ricorrenza della Giornata mondiale dell'acqua oggi, 22 marzo presso il Serbatoio della rete idrica in via Maso della Pieve a Bolzano hanno presentato il pacchetto di servizi offerto dalla Provincia e dalle Aziende servizi municipalizzati per garantire l'approvvigionamento idrico alla popolazione.

Il Serbatoio di Bolzano sopra Oltrisarco
L'acqua è un elemento vitale indispensabile da utilizzare con coscienza e senso di responsabilità. L'Ato Adige gode di una situazione favorevole e dispone di acqua potabile di ottima qualità. L'approvvigionamento idrico, come ha ricordato il direttore dell'Ufficio gestione risorse idriche della Provincia, Wilfried Rauter, è garantito da una rete capillare che fà riferimento a circa 1.700 sorgenti e un centinaio di pozzi. Il 60 per cento dell'acqua potabile altoatesina deriva da sorgenti ed il 40 per cento da pozzi. Le zone di Bolzano (17 pozzi/12 milioni di metri cubi di acqua all'anno), Laives e Brunico si avvalgono in prevalenza di acqua potabile captata da pozzi, quelle di Merano e Bressanone dispongono di grandi sorgenti e impiegano anche pozzi, mentre le altre località si aprovvigionano di acqua potabile quasi esclusivamente da sorgenti dislocate nel proprio territorio comunale. Per garantire a tutti i cittadini altoatesini i medesimi standard qualitativi sono stati predisposti degli appositi criteri; il 50 per cento della popolazione è approvvigionata dai Comuni, un terzo dalle aziende servizi municipalizzati e circa 50.000 altoatesini ottengono l'acqua potabile tramite interessenze.
La rete idrica che consta di circa 5.500 condotte (per un totale di circa 4.000 chilometri) porta nelle case degli altoatesini circa 45 milioni di metri cubi all'anno ad un prezzo di circa 1 Euro al metro cubo. L'aumento di prezzo applicato da alcuni Comuni altoatesini (tariffa applicata di 2 fino a 4 Euro al metro cubo) è legato alle dificoltà dell'approvvigionamento idrico ed ai costi tecnici connessi. 
Il consumo idrico in provincia di Bolzano, senza contare la presenza turistica, è di circa 250 litri di acqua pro capite al giorno; se si confrontano i dati riferiti a Germania ed Austria che consumano tra i 150 ed i 170 litri di acqua pro capite al giorno, risulta evidente che i cittadini dell'Alto Adige non pongono molta attenzione al consumo idrico. Alcuni comuni altoatesini, però, in periodi di siccità, già ora si confrontano con problemi di carenza idrica. Uno degli indirizzi per fronteggiare la situazione è quello di realizzare serbatoi che vengono alimentati nella stagione piovosa e possono essere utilizzati quando necessario. A Bolzano, come ha ricordato l'assessore comunale Klaus Ladinser, è prevista la realizzazione di un terzo serbatoio dietro l'area ospedaliera.
I cambiamenti climatici, però, come ha detto il direttore del Dipartimento tutela dell'ambiente, Walter Huber, impongono delle riflessioni a tutti: l'acqua, infatti, non è un bene infinito (solo lo 0,014 per cento di tutta l'acqua della terra sono utilizzabili come acqua potabile) ed ognuno di noi è chiamato a modificare il proprio modo di pensare e di agire e, quindi, ad impiegare questo bene vitale in modo sostenibile.
Secondo i dati raccolti da uno studio condoto dal programma ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) nei prossimi decenni la carenza idrica nei prossimi decenni potrebbe portare a difficoltà nella produzione alimentare a fronte di un incremento di circa il 50 per cento del fabbisogno alimentare previsto entro l'anno 2030. Già ora circa il 70 per cento dell'acqua fresca è utilizzato per l'irrigazione dei campi. In provincia di Bolzano, come ha sottolineato Rauter, su 5 milioni di litri d'acqua consumati all'anno, solo il 5 per cento è attribuibile all'irrigazione o alle attività industriali. Per quanto attiene l'agricoltura, se negli ultimi decenni è incrementata la superficie coltivata non è aumentato il consumo d'acqua; questo grazie all'introduzione di moderne tecnologie che consentono un uso più mirato dell'acqua. Ciò vale anche nel settore produttivo.
La conferenza stampa di presentazione dei servizi per garantire l'approvvigionamento idrico della popolazione si è svolta alla presenza del direttore del Dipartimento tutela dell'ambiente, Walter Huber, il direttore dell'Ufficio gestione risorse idriche, Wilfried Rauter, il presidente della SEAB, Herbert Mayr, ed i colleghi delle Aziende servizi municipalizzati di Bressanone, Alfred Rottonara, e di Brunico, Hermann Lehmann, nonchè l'assessore comunale di Bolzano, Klaus Ladinser.

 

Nell'ambito della Giornata delle porte aperte in programma per sabato prossimo, 24 marzo 2007, potranno essere visitati un serie di impianti degli acquedotti per rendersi conto di persona che cosa ci sia dietro il facile gesto di aprire un rubinetto.
SEAB Bolzano: Serbatoio acqua potabile in via Maso della Pieve, dalle ore 10.00 alle 17.00
Azienda s.m.Merano: Serbatoio acqua potabile S.Zeno, dalle ore 10.30 alle 16.30
Azienda s.m. Brunico: Pozzo Stegona, Zona industriale, dalle ore 14.00 alle 17.00
Azienda s.m. Bressanone: Stand Info sull'acqua potabile in piazza Hartmann dalle ore 9.30 alle 13.00 con giochi a premi e distribuzione di opuscoli informativi.

SA