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Impianto di depurazione dei fanghi, si va verso la gara d'appalto europea

Il futuro impianto di depurazione dei fanghi della Bassa Atesina è stato l’argomento al centro dell’incontro odierno (giovedì 12 aprile) tra l’assessore provinciale Michl Laimer, alcuni rappresentanti del Comune di Egna, della Comunità Comprensoriale, della ditta Ecorott e di Eco-Center. "Il progetto – ha spiegato Laimer – passerà attraverso una gara d’appalto europea, strettamente legata alla garanzia del luogo di realizzazione".

L'assessore Laimer (al centro) durante l'incontro con tecnici, funzionari e amministratori comunali di Egna

Da diverso tempo la questione del nuovo impianto di depurazione dei fanghi è al centro del dibattito, politico e non, in Bassa Atesina. Il piano provinciale per i rifiuti prevede infatti che i fanghi provenienti dagli impianti di smaltimento delle acque vengano bruciati in due impianti: uno a San Lorenzo di Sebato, in Val Pusteria, e l’altro in Bassa Atesina. Dopo il "no" di Termeno, l’obiettivo si è ora spostato su Egna e Aldino. Se da quest’ultimo comune, in linea di massima, è già arrivato un parere positivo alla realizzazione dell’impianto, ad Egna la discussione è ancora molto aperta. Per questo motivo l’assessore provinciale Michl Laimer ha deciso di incontrare una folta delegazione dell’amministrazione comunale di Egna, guidata dal sindaco Alfred Vedovelli, della Comunità Comprensoriale Bassa Atesina-Oltradige, della ditta Ecorott, e di Eco-Center.

"Le competenze in tema di depurazione dei fanghi – ha sottolineato Laimer – sono dei singoli comuni, e, per quanto riguarda le questioni sovracomunali, dell'Eco-Center. Attualmente parte dei nostri fanghi vengono trattati fuori Provincia, con una notevole spesa economica, e per questo motivo abbiamo deciso di trovare una soluzione adeguata all'interno del nostro territorio”. Soluzione, però, che sta incontrando una decisa resistenza da buona parte della popolazione. “Non stiamo parlando di sostanze altamente inquinanti – ha spiegato l’assessore – ma di biomassa, quindi ritengo fuori luogo certe critiche. Da questo punto di vista non posso che apprezzare l’approccio della Comunità Comprensoriale e del Comune di Egna, che hanno deciso di affrontare l’argomento con trasparenza e senza pregiudizi di sorta".

Durante l'incontro l'assessore Laimer ha quindi illustrato le prossime tappe della vicenda: "Domani, nel corso della seduta del Cda di Eco-Center, verrà confermata l'indisponibilità di Termeno come località su cui far sorgere l'impianto. Il 27 aprile è prevista l'elezione del nuovo consiglio di amministrazione di Eco-Center, la società partecipata di Comune di Bolzano, Consorzio dei Comuni e Provincia Autonoma che si occupa della gestione di impianti di smaltimento rifiuti e di depurazione acque reflue, e in quell'occasione dovrebbe essere compiuto un passo in avanti importante. Il CdA dovrebbe infatti indire una gara d'appalto europea per la realizzazione dell'impianto, inserendo clausole molto stringenti per quanto riguarda il luogo su cui far sorgere l’impianto, e notevoli garanzie dal punto di vista ambientale ed ecologico. Una commissione valuterà le offerte, e quindi provvederà alla decisione finale. Credo che in tempi piuttosto brevi, la vicenda possa giungere ad una soluzione positiva per tutte le parti”.

mb