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Bacini montani, sopralluoghi di Durnwalder a Termeno, Lana e Naturno

Intensa giornata di sopralluoghi, quella di oggi (giovedì 26 aprile) per il presidente Luis Durnwalder, il quale ha visitato tre cantieri degli Uffici provinciali sistemazione bacini montani. Dopo aver controllato i lavori di rinforzo dell’argine destro dell’Adige a Termeno, Durnwalder si è recato a Lana, e quindi a Naturno.

Durnwalder con il sindaco di Termeno Werner Dissertori (secondo da sinistra) e i funzionari della Ripartizione opere idrauliche

La prima tappa della giornata, per la delegazione composta dal presidente Luis Durnwalder e dal direttore della Ripartizione opere idrauliche Rudolf Pollinger, è stata Termeno. Qui, lungo l’argine orografico destro del fiume Adige, poco sopra il ponte di Egna, sono in corso i lavori di costruzione di un rinforzo per rendere più sicura tutta la zona. È ancora forte, infatti, il ricordo dell’alluvione del luglio 1981 in Bassa Atesina, con l’esondazione dell’Adige che provocò ingenti danni. "Per evitare il ripetersi di questi eventi catastrofici – ha commentato il presidente Durnwalder – la Provincia si sta impegnando da anni con numerosi interventi di rinforzo degli argini destro e sinistro dell’Adige. Il nostro obiettivo è quello di rendere più sicuro tutto il corso del fiume in una zona particolarmente esposta ai rischi di alluvione". Nel caso specifico di Termeno, verranno rafforzati circa 500 metri di argine, in modo tale che l’argine stesso abbia ovunque un’altezza maggiore di 3 metri rispetto al livello della campagna. "Così facendo – prosegue Durnwalder – potremmo creare anche una corsia riservata ai mezzi di soccorso, che, in caso di pericolo, potranno raggiungere più velocemente i tratti dove si rendono necessari gli interventi".

Da Termeno, il presidente Durnwalder si è spostato a Lana, presso il biotopo situato alla foce del  rio Valsura. Qui la Ripartizione opere idrauliche ha avviato un progetto di ripopolamento ittico, dopo che l’intervento dell’uomo aveva portato, negli anni ’70, alla scomparsa di alcune specie di pesci. "Occuparsi dei bacini montani – spiega Durnwalder – non significa solo proteggere la popolazione dalle alluvioni, ma significa anche fare in modo che lo sviluppo della tecnica non abbia conseguenze negative sulla natura".

Ultimo sopralluogo in programma, quello di Naturno, dove la Ripartizione opere idrauliche sta realizzando un progetto che prevede interventi lungo il corso di tre torrenti: il Rio Naturno, il Rio Foresta, e il Rio Farnel. "Questi tre piccoli corsi d’acqua – ha commentato Durnwalder – si sono dimostrati pericolosi in occasione dell’alluvione del 2002, e con questi interventi contiamo di mettere al sicuro il paese". Le opere consistono nella stabilizzazione del letto dei torrenti, nella realizzazione di nuovi argini, nel rafforzamento di quelli presenti all’interno del centro abitato, e nell’ampliamento dei bacini di scarico.

mb