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Ass. Laimer: in Alto Adige depurate il 99 per cento delle acque di scarico

In Alto Adige vengono depurate il 99 per cento delle acque di scarico prodotte ed oltre il 90 per cento delle sostanze inquinanti possono essere smaltite. Questo il bilancio positivo che l'assessore provinciale all'ambiente Michl Laimer ha potuto fare oggi, martedì 15 maggio, presso l'impianto di depurazione in caverna "Tobl" a San Lorenzo di Sebato. Annunciate altresì le iniziative delle porte aperte in 13 impianti in programma per il 19 maggio.

Grazie agli investimenti operati negli ultimi decenni la capacità di depurazione delle acque di scarico in provincia di Bolzano è del 99 per cento; attualmente vi sono 55 impianti di depurazione funzionanti che trattano complessivamente 62 milioni di metri cubi di acque di scarico per un valore nominale di 1,711 milioni di abitanti. Oltre il 90 per cento delle sostanze inquinanti possono essere trattate e smaltite. Questo il bilancio positivo che l'assessore provinciale all'ambiente Michl Laimer ha stilato nella mattinata di oggi, martedì 15 maggio, in occasione di una visita all'impianto di depurazione in caverna (l'unico in Europa) "Tobl" a San Lorenzo di Sebato.
In Alto Adige, come ha sottolineato Laimer, la Provincia ha provveduto ad anticipare il finanziamento della costruzione degli impianti di depurazione, un fatto non scontato. In altre realtà è spettato ai Comuni sobbarcarsi i relativi costi ed ai cittadini sono state imposte tasse maggiorate per lo smaltimento delle acque di scarico.
È pertanto importante che i cittadini si rendano conto di come sono stati investiti i soldi che derivano dalle tasse per la depurazione delle acque e come gli impianti di depurazione realizzati operino per la salvaguardia della salute e dell'ambiente. A tal fine sono pensate le varie iniziative programmate in occasione della giornata delle porte aperte in 13 impianti di depurazione dell'Alto Adige sabato prossimo 19 maggio, dalle ore 10.00 alle 17.00 alle quali l'ass. Laimer invita i cittadini a partecipare. sono previsti anche giochi a quiz con splendidi premi.
I dati di esercizio dei 55 mpianti di depurazione altoatesini riferiti all'anno 2006 sono stati presentati dal direttore dell'Ufficio tutela acque, Ernesto Scarperi. Un dato significativo: il 95,9 per cento dei cittadini nominali altoatesini è attualmente collegato ai depuratori, ed un ulteriore 1,6 può essere collegato. Buoni dati si registrano, come ha evidenziato Scarperi, anche in riferimento allo smaltimento delle sostanze inquinanti quali azoto e fosforo: oltre il 98 per cento sono state trattate e smaltite. Nei depuratori nel corso del 2006 sono stati prodotti fanghi per un totale di 56.778 tonnellate. Il primo impianto di termovalorizzazione dei fanghi è stato realizzato presso il depuratore Tobl a S. Lorenzo di Sebato. Nel 2006, come ha riferito il responsabile della gestione dell'impianto, Konrad Engl, si è potuto trattare 13.291 tonnellate di fanghi. La quantità residua `da smaltire si è potuta ridurre a 1.142 tonnellate grazie a combustione. Gran parte dell'energia prodotta dalla combustione è stata utilizzata per il funzionamento dell'impianto di depurazione. Con il risparmio dei viaggi per il trasporto dei fanghi altrove si sono risparmiate 1.000 tonnellate di ossido di carbonio. Un grande quantitativo di fanghi prodotti in Alto Adige viene smaltito attualmente in impianti specializzati della Pianura Padana.
L'assessore provinciale all'ambiente, Michl Laimer, assieme al direttore dell'Agenzia provinciale per l'ambiente, Luigi Minach, e al direttore dell'Ufficio tutela acque, Ernesto Scarperi, accompagnati dal responsabile della gestione dell'impianto di depurazione "Tobl", Konrad Engl, hanno quindi visitato gli impianti mostrandosi soddisfatti con il loro funzionamento.

SA

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