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Ogm, Berger presenta le direttive quadro per i piani di coesistenza

L'assessore all'agricoltura Hans Berger presenterà giovedì a Roma, ai suoi colleghi delle altre regioni italiane, le direttive quadro per l'elaborazione dei piani di coesistenza tra gli organismi geneticamente modificati e le colture convenzionali e biologiche. "L'obiettivo - spiega Berger - è quello di porre dei paletti talmente stringenti da rendere gli Ogm non più interessanti"

Berger è stato incaricato nei mesi scorsi di coordinare il gruppo di lavoro per la preparazione delle direttive quadro da sottoporre a tutte le regioni italiane. Un compito decisamente delicato, a causa della complessità della materia. "Dobbiamo pensare - sottolinea l'assessore altoatesino all'agricoltura - che le conseguenze di una semina effettuata con organismi geneticamente modificati non rispetta i confini tra le regioni, e dunque l'unica strada percorribile è quella di una direttiva unitaria che metta d'accordo tutti gli attori coinvolti".

"Da un lato - prosegue Berger - dobbiamo seguire la sentenza della Corte di giustizia europea, che ha bocciato il divieto tassativo agli Ogm posto dall'Alta Austria, ma dall'altro abbiamo l'obbligo di rendere sempre più difficile la semina con organismi geneticamente modificati tramite la creazione di ostacoli di tipo tecnico". In concreto, ciò significa che le direttive quadro conterranno dei divieti all'utilizzo di Ogm in zone considerate di particolare tutela, come quelle destinate alle coltivazioni biologiche, quelle che ricadono all'interno di biotopi o parchi naturali, o quelle nelle quali vengono coltivati prodotti di qualità riconosciuta.

Tra le altre proposte contenute nelle direttive quadro che verranno presentate giovedì a Roma, spicca poi quella del referendum sugli Ogm. "Crediamo che debba essere ascoltata anche la voce degli stessi agricoltori - conclude Berger - e per questo prevediamo delle consultazioni a livello comunale nelle quali i singoli coltivatori possano esprimersi a favore o contro l'utilizzo degli organismi geneticamente modificati. Naturalmente il legislatore locale dovrà comportarsi di conseguenza, adeguando la normativa al risultato del referendum". Su questo punto, però, è previsto un dibattito piuttosto acceso tra le singole regioni, visto che non tutte si pongono in maniera così scettica nei confronti degli Ogm come la Provincia di Bolzano.

mb