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Incendio di Ischia Frizzi, picco di pm10 ad Oltrisarco ma basso rischio nocività

Risulta estremamente basso il rischio che la nube sprigionata dall'incendio di questa notte presso la discarica di Ischia Frizzi sia nociva per la salute. Lo confermano i primi risultati delle analisi effettuati dall'Agenzia provinciale per l'ambiente. Per quanto riguarda le pm10 si è registrata una concentrazione elevata solo ad Oltrisarco, mentre il rischio diossina è pressochè nullo.

Le centraline che rilevano la presenza di polveri sottili nell'aria a Bolzano, hanno fatto registrare dati nella norma. L'unico picco elevato si è avuto nel quartiere di Oltrisarco, dove la centralina posizionata di fronte allo stabilimento delle Acciaierie ha fatto registrare, tra le 7 e le 8 di questa mattina (giovedì 8 novembre), una concentrazione di pm 10 pari a 145 microgrammi per metro cubo. Nelle altre centraline dislocate sul territorio del capoluogo, che non rilevano la media oraria, bensì la media su un arco di tempo di tre ore, la concentrazione di polveri sottili nell'aria è risultata inferiore ai 50 microgrammi per metro cubo.

"In questo momento - spiega il direttore dell'Appa Luigi Minach - stiamo effettuando i campionamenti per l'analisi delle diossine, i cui risultati saranno pronti fra 4-5 giorni. Secondo le prime stime, però, il materiale bruciato nell'incendio (materassi, mobili, ecc.) aveva un contenuto di plastiche non superiore al 10%, peraltro senza un'elevata presenza di Pvc, che è la sostanza più pericolosa da questo punto di vista. Un altro dato che ci fa ritenere come il rischio diossina sia praticamente nullo è la ridottissima presenza di acido cloridrico nell'aria, che è proprio l'elemento chimico che produce la diossina. Nonostante l'odore acre emanato dalla nube, dunque, riteniamo che il potenziale nocivo non sia assolutamente elevato".

mb