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Racines, reti paravalanghe per proteggere l'abitato di Masseria

Per mettere in sicurezza l'abitato di Masseria, una frazione del Comune di Racines, la Ripartizione provinciale opere idrauliche ha dato il via ad un progetto per la posa di reti paravalanghe. A causa delle condizioni estreme in cui i tecnici sono costretti ad operare, i lavori proseguiranno per diversi anni.

Operaio al lavoro in una zona particolarmente insidiosa per l'elevata pendenza della parete

La montagna che sovrasta Masseria rappresenta un pericolo piuttosto serio per gli abitanti della frazione di Racines. A destare preoccupazioni è soprattutto la valanga "Elles", che nel corso degli anni ha contribuito in maniera importante ad abbassare verso valle il limite del bosco. Per garantire un più elevato standard di sicurezza alla popolazione locale, la Ripartizione provinciale opere idrauliche, tramite l'Ufficio sistemazione bacini montani nord, ha deciso di intervenire per realizzare delle reti paravalanghe. "L'operazione - spiega però il responsabile del progetto, Paul von Hepperger - è estremamente difficoltosa, in quanto l'area del cantiere si trova su una parete molto ripida. Il trasporto di tutto il materiale necessario è stato reso ancora più complicato, inoltre, dalle difficili condizioni atmosferiche".

Già quest'estate, infatti, i tecnici pensavano di poter completare la posa di circa 300 metri di reti paravalanghe, ma solo una parte del primo lotto è già stata completata. "In questo momento - sottolinea il direttore della Ripartizione opere idrauliche Rudolf Pollinger - il problema principale è quello di rendere accessibile la zona in cui dovranno svolgersi i lavori, per fare in modo di permettere il trasporto dell'attrezzatura. Tutti questi motivi ci inducono a pensare che saranno necessari diversi anni prima di terminare l'opera". Sino a questo momento per i primi interventi sono stati investiti 50mila euro, somma interamente messa a disposizione dalla casse statali.

mb

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