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Egna: interventi sull'argine dell'Adige

L'argine orografico sinistro dell'Adige a Egna sta cambiando volto. Tra il ponte dell'A22 e il ponte di Egna la Ripartizione provinciale Opere idrauliche è incaricata di risanare il muro dell'argine: il letto del fiume verrà ampliato e rivitalizzato. "Obiettivo prioritario resta però la tutela di Egna dalle piene", sottolinea il presidente della Provincia Luis Durnwalder.

Lavori per ripulire l'argine dell'Adige a Egna

I tecnici dell'Ufficio provinciale Sistemazione bacini montani Sud sono già al lavoro in questi giorni per le operazioni di ripulitura che preparano gli interventi sull'argine dell'Adige a Egna in un tratto "storico", in quanto il suo corso era stato già regolato negli anni tra il 1817 e il 1826.

I nuovi interventi sulla sponda orografica sinistra si svilupperanno un due fasi: nella prima l'attuale muro arginale verrà spostato, completamente risanato e modellato nel modo più naturale possibile, come ricorda il direttore della Ripartizione provinciale Opere idrauliche Rudolf Pollinger. Si confida di concludere tali lavori al più tardi entro fine aprile, spiega Fabio De Polo, responsabile del progetto. La seconda fase degli interventi partirà nel prossimo inverno, con la costruzione di un argine a sud del punto di confluenza del rio Trodena nell'Adige. Il nuovo argine, opposto a quello attualmente esistente sull'Adige, è pensato per stabilizzare quest'ultimo. Parallelamente a questi lavori verrà realizzato un argine lungo 1,2 km anche a Laghetti nella zona del ponte giallo per le biciclette.

I costi complessivi degli interventi a Egna sono valutati in 1,1 milioni €, quelli a Laghetti 500mila €. "Sono soldi ben spesi, se si tiene conto che servono per aumentare ulteriormente la tutela contro le piene in Bassa Atesina", conclude il presidente Durnwalder.

pf