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Una campagna di sensibilizzazione per il vuoto a rendere

"Vuoto a rendere, molto meglio!", questo è lo slogan dell'iniziativa presentata oggi dall'asessore provinciale all'ambiente, Michl Laimer, che sarà avviata nei negozi alimentari altoatesini in collaborazione con i produttori locali di bevande e le latterie sociali. Obiettivo finale ridurre la produzione di rifiuti, risparmiare risorse naturali e ridurre la produzione di CO2.

Il lancio della campagna di sensibilizzazione "Vuoto a rendere, molto meglio". Da sin a ds.: Luigi Minach (dir. APPA), assessore provinciale all'ambiente e energia Michl Laimer e Giulio Angelucci (dir. Uff. gestione rifiuti) FOTO: USP/A.Pertl
La campagna di sensibilizzazione lanciata oggi sarà portata avanti per circa mezzo anno con spot radiofonici e nei cinema, manifesti, pubblicità sugli autobus, depliant informativi e soprattutto con l'apposizione di minifolder informativi sulle bottiglie che i produttori locali di bevande (acque minerali, birra, succhi di frutta) e le latterie sociali aderenti all'iniziativa utilizzano per confezionare e per commercializzare i loro prodotti a livello locale.
Come ha sottolineato l'ass. Laimer nel presentare la campagna, l'iniziativa rientra nei principi di politica di gestione rifiuti della Provincia che punta in primo luogo ad evitare la produzione di rifiuti, quindi alla raccolta differenziata, al riutilizzo delle materie prime ed infine ad uno smaltimento adeguato con produzione termico-energetica. L'obiettivo è quello di informare e stimolare i consumatori ad acquistare in modo responsabile, nella fattispecie a scegliere bevande in vuoto a rendere, facendo sì che tali comportamenti virtuosi diventino un'abitudine. In questo modo i cittadini avranno modo di contribuire in modo attivo alla politica sostenibile della gestione rifiuti ed alla tutela ambientale.
Luigi Minach, direttore dell'Agenzia provinciale per l'ambiente APPA, ha posto in evidenza come, benché la bottiglia nuova costi meno, con il sistema del vuoto a rendere sia grande il risparmio di materie prime, di energia ed acqua e come si ottenga una forte riduzione di emissioni di C02 connessa alla produzione di imballi usa e getta ed anche per il loro smaltimento. Con l'iniziativa, alla quale per la prima volta sono stati convinti a partecipare i produttori locali di bevande, la Provincia adempie ad una promessa, quella di ridurre la quantità di rifiuti.
Gli aspetti positivi dal punto di vista ambientale del sistema del vuoto a rendere (in vetro o in plastica policarbonato), come ha spiegato Giulio Angelucci, direttore dell'Ufficio gestione rifiuti della Provincia, sono confermati dall'ecobilancio stilato dall'istituto di ricerca germanico IFEU di Heidelberg, che certifica una netta riduzione delle emissioni di CO2 (fino al 70 per cento). Il discorso vale comunque se i prodotti confezionati con vuoto a rendere vengono commercializzati in ambito locale con un tragitto per il loro trasporto di al massimo 500 chilometri.
Il sistema del vuoto a rendere è molto radicato in Paesi quali la Germania e l'Austria. Come ha informato Angelucci, in Germania circa il 90 per cento della birra viene venduto con questo sistema ed il 75/76 per cento delle altre bevande; delle bevande prodotte in Alto Adige circa il 70 per cento, eccetto il vino (la maggior parte di esso viene infatti esportato), sono distribuite in vuoti a rendere, il latte, invece, per circa il 15 per cento, mentre la birra per circa il 98 per cento.
Da parte dei produttori locali di bevande, presenti al lancio della campagna di sensibilizzazione, è stato, altresì, posto in evidenza come nel vetro anche la qualità dei prodotti rimanga uguale nel tempo a differenza che in contenitori in tetrapack dove la permanenza per lunghi periodi può indurre il trasferimento di sostanze nei liquidi ivi conservati.

SA