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Agenzia per l’ambiente e Comuni nuovamente impegnati per la tutela dell’aria.

Proseguono gli sforzi per migliorare la qualità dell’aria in provincia di Bolzano. Presso l’Agenzia provinciale per l’ambiente APPA, nella mattinata di oggi, giovedì 12 giugno, si è tornato a riunire l’apposito Tavolo tecnico. I Comuni rappresentati hanno espresso l’opinione condivisa di invitare i responsabili dell’Autostrada del Brennero a ragionare su possibili interventi per contrastare le emissioni di ossidi di azoto.

Nel piano provinciale per la qualità dell’aria elaborato dall’Agenzia provinciale per l’ambiente, APPA, con misure pluriennali contenute nell’apposito Programma approvato dalla Giunta provinciale e da 16 Comuni per contrastare l’inquinamento atmosferico in Alto Adige, si mira non solo al contenimento delle polveri sottili PM10 ma anche alla riduzione degli ossidi di azoto, che risultano nocivi per la salute dell’uomo. Entro il 2010 secondo quanto stabilito dall’Unione Europea vige l’obbligo per gli Stati membri di rientrare nei limiti minimi di emissione riferiti al biossido d’azoto NO2. Il limite è fissato in 40 microgrammi al metro cubo (media annuale). Tale limite è ormai superato da anni nelle centraline esposte al traffico a Bolzano e nella Bassa Atesina (zona Salorno, Cortina d’Adige). Ma anche a Merano è superato il valore soglia per il piano d’azione (media annuale 36 µg/m³). Un poco meglio la situazione a Bressanone (32 µg/m³), mentre è soddisfacente a Laces (16 µg/m³).  

Per far fronte alla questione oggi, giovedì 12 giugno, si è tornato a riunire l’apposito Tavolo tecnico al fine di individuare i possibili provvedimenti da adottare per abbassare i livelli di NO2. Al Tavolo erano rappresentati i Comuni di Bolzano, Laives, nella persona del sindaco, Giovanni Polonioli, Appiano, presente il vicesindaco Rudolf Gutgsell, Merano, del Comune di Bronzolo, della Comunità comprensoriale del Burgraviato, del Comune di Marlengo.

Infatti, benché la situazione dell’aria riguardo alle PM10 sia migliorata anche grazie agli sforzi prodotti dalle amministrazioni e dai cittadini, come ha sottolineato il direttore provinciale dell’Agenzia provinciale per l’ambiente, Minach, è necessario ora intervenire anche sul fronte degli ossidi di azoto (fra cui soprattutto il biossido di azoto NO2). Secondo le stime (del 2004 e recenti dati del 2007) la produzione di ossidi di azoto in provincia di Bolzano è da ricondurre per l’80 per cento al trasporto su strada, all’8 per cento ad altre sorgenti mobili e a macchinari, per il 6 per cento alla combustione non industriale (riscaldamento domestico), per il 4 per cento alla combustione industriale, al 2 per cento alla produzione di energia e trasformazione di combustibili. Secondo i valori rilevati nel catasto emissioni 2004 emerge che più di un terzo del totale delle emissioni di ossidi di azoto immessi nell’atmosfera in provincia di Bolzano proviene dall’autostrada del  Brennero, A22. Particolarmente colpite sono le zone della conca di Bolzano e della Bassa Atesina, dove le concentrazioni di NO2 sono nettamente superiori ai limiti previsti dalla normativa. Permangono comunque anche nel resto del territorio provinciale, come ha ricordato Minach, dei valori di fondo troppo elevati e la situazione impone di agire. Minach ha anche sottolineato che una eventuale limitazione della velocità non ridurrebbe solo le emissioni di ossidi di azoto, ma anche il consumo di carburante (risparmio di soldi!) e le emissioni di CO2 (tutela del clima), un poco anche il rumore.

I Comuni rappresentati nel Tavolo tecnico hanno ampiamente concordato di coinvolgere i responsabili dell’Autostrada del Brennero A22 a ragionare su possibili provvedimenti da adottare per abbassare i livelli degli ossidi di azoto. E anche l'assessore provinciale all'ambiente, Michl Laimer, condivide l'idea che bisogna conivolgere nell'affrontare la questione anche la società Autostrade del Brennero. In primo luogo dovrà essere discussa la proposta di introdurre una regolamentazione dinamica della velocità dei mezzi in transito in particolare su alcuni tratti autostradali in prossimità dei maggiori centri abitati (tratto Bolzano nord – Bolzano sud), riducendo la velocità in momenti dove si verifichino concentrazioni elevate di NO2 in concomitanza di situa­zioni di forte inversione termica d’inverno e di formazione d’ozono d’estate. A tal fine ai punti d’accesso dell’autostrada potrebbero essere posizionati tabelloni che in caso di necessità indiche­rebbero il limite di velocità da rispettare. Nei prossimi giorni un invito al confronto sarà recapitato alla Società Autostrada del Brennero ed alla competente Ripartizione provinciale. L’obiettivo è quello di giungere al più presto ad un accordo.

SA