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Depuratori in Alto Adige, il prossimo anno tariffe in calo del 10%

La riorganizzazione a livello provinciale della gestione degli impianti di depurazione dell'acqua sta portando ad ottimi risultati: il primo, il più tangibile per il consumatore finale, è il contenimento delle tariffe. "Il prossimo anno - ha annunciato l'assessore Michl Laimer durante una conferenza stampa - diminuiranno di circa il 10%".

Bilancio ok per i depuratori altoatesini: Laimer, Minach e Scarperi

Il grado di allacciamento alla rete idrica, in Alto Adige, ha raggiunto il 95,9% del totale (tra popolazione residente, turisti e industrie), una percentuale destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni con l'ampliamento della rete periferica. Questo uno dei dati emersi nel corso della conferenza stampa sulla situazione degli impianti di depurazione in Provincia di Bolzano. Sono 52 gli impianti in funzione in Alto Adige, e per rendere ancora più efficiente il sistema di depurazione delle acque reflue, è stata avviata una riorganizzazione generale del servizio. In pratica, dai 20 gestori si punta a concentrare l'attività nelle mani di quattro grandi enti. "La gestione unificata e coordinata - ha commentato l'assessore all'ambiente Michl Laimer - ha effetti positivi sull'ambiente e sui costi. Il risparmio è notevole, e si possono garantire standard di qualità elevati mantenendo basse le tariffe". A Bolzano, ad esempio, il costo è di 0,64 euro per metro cubo di acqua reflua, e la tariffa massima applicata in Provincia raggiunge 1,45 euro. Giusto per fare alcuni raffronti, a Innsbruck si pagano 1,84 euro per metro cubo, a Berlino addirittura 3 euro.

"Queste cifre evidenziano quanto la tariffa sia vantaggiosa - ha proseguito Laimer - e quanto siano efficienti i nostri impianti. Nonostante l'incremento dei costi dovuto alla bolletta energetica siamo riusciti a mantenere le tariffe stabili grazie ad una gestione oculata, e il prossimo anno potrà esserci addirittura un'ulteriore abbattimento per l'utente finale pari a circa il 10%". "Negli ultimi 20 anni - ha spiegato il direttore dell'Appa Luigi Minach - la Provincia ha investito 800 milioni di euro in questo settore. Nel 2007 sono stati trattati 60 milioni di metri cubi di acque reflue, e sono state eliminate oltre il 90% delle sostanze inquinanti presenti". Il futuro, però, mette in gioco alcune sfide importanti. La principale è senza dubbio quella legata allo smaltimento dei fanghi di depurazione. "Occorre un nuovo termovalorizzatore pensato per questo scopo sul territorio altoatesino - ha aggiunto il direttore dell'Ufficio tutela acque Ernesto Scarperi - altrimenti dal 2010 in avanti rischiamo di fronteggiare un notevole aumento dei costi".

mb