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I lavori sull’Alpe di Siusi termineranno entro settembre e l’ambiente sarà ripristinato

La strada sterrata di circa 400 metri, aperta nei giorni scorsi sull’Alpe di Siusi, è provvisoria e serve unicamente a consentire l’accesso dei mezzi pesanti al cantiere dove viene realizzata la nuova stazione a valle della seggiovia “Panorama”. L’ambiente sarà riprinstinato in base alle condizioni fissate dalla Conferenza dei servizi in materia ambientale che ha approvato il progetto.

“La nuova strada della lunghezza di circa 400 metri, tracciata nei giorni scorsi sull’Alpe di Siusi al fine di consentire la realizzazione della nuova stazione a valle della seggiovia “Panorama”, sarà nuovamente ricoperta al termine dei lavori verso la fine di settembre e rimarrà solamente un sentiero pedonale della larghezza di 1,5 m”. È questo quanto dichiarato dal direttore dell’Ufficio tutela del paesaggio, architetto Adriano Oggiano in merito all’articolo comparso nei giorni scorsi sulla stampa locale.  

In sostanza, sottolinea l’architetto Oggiano, si tratta di una strada sterrata temporanea e necessaria per realizzare, prima dell’inizio della stagione invernale, la nuova stazione a valle della seggiovia “Panorama”, un progetto legato al prolungamento della pista stessa ed approvato verso la fine dell’anno scorso.

Va sottolineato che all’approvazione del progetto da parte della Conferenza dei servizi in materia ambientale sono legate ben 26 condizioni che mirano alla tutela del paesaggio ed al ripristino al termine dei lavori dell’ambiente circostante.

Tra queste anche il versamento di una cauzione di 50.000 euro per eventuali danni arrecati all’ambiente ed il tassativo divieto di effettuare in loco lavori di manutenzione ai macchinari al fine di evitare la dispersioen dicombustibili nel terreno.

Tutte le aree interessate dai lavori di movimento terra devono essere livellate, raccordate al terreno circostante ed efficacemente rinverdite; i lavori dovranno essere eseguiti sotto il controllo dell'Autorità Forestale e tutte le parti visibili ed interrate della vecchia struttura esistente devono venir completamente demolite e smaltite in modo corretto.

Le 26 condizioni prevedono, tra l’altro, che lo stoccaggio dei combustibili nel cantiere deve avvenire in una cisterna a doppia parete e che lo stoccaggio dei lubrificanti così come il posteggiare dei macchinari deve essere eseguito su fondo impermeabile.

In particolare per quanto riguarda il tracciato di 400 metri della strada sterrata utilizzata per il trasporto in loco dei macchinari l’architetto Oggiano sottolinea che lo strato vegetale è stato asportato con cura e depositato a parte affinchè possa essere ripristinato a lavori ultimati.

Grazie a questo accorgimento si ottengono un rinverdimento ed un inserimento più rapidi dell'opera nel quadro paesaggistico. Inoltre i sentieri che sono stati interrotti o danneggiati dalla costruzione di questa strada, a lavori ultimati dovranno essere ripristinati. 

 

 

FG