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Rifugio Las Vegas/Badia: prescrizioni prima dell'approvazione paesaggistica

Il progetto in sanatoria per l'ampliamento del rifugio "Las Vegas" nel comune di Badia è stato trattato oggi, martedì 25 novembre, dalla II Commissione provinciale per la tutela del paesaggio. Imposte alcune prescrizioni prima dell'approvazione in sanatoria.

Prima del rilascio di un parere positivo in sanatoria in merito agli interventi presso il rifugio "Las Vegas" nel comune di Badia, la II Commissione provinciale alla tutela del paesaggio esige l'esecuzione di una serie di interventi ed il rispetto delle condizioni indicate. Così Adriano Oggiano, presidente della Commissione, al termine della seduta di oggi, martedì 25 novembre, dove è stato trattato il progetto in sanatoria per l'ampliamento qualitativo e quantitativo del rifugio presentato dal Comune di Badia in accordo con la Procura della Repubblica.

In primo luogo è stato chiesto l'abbattimento delle parti realizzate in difformità urbanistica. La parte che resterà scoperta a seguito delle demolizioni dovrà essere coperta completamente con strutture in legno. La sanzione per il danno paesaggistico sarà calcolata a parte in base alle cubature realizzate in difformità all'autorizzazione. Spetta, invece, al Comune di Badia stabilire l'ammontare delle sanzioni relative alle opere abusive realizzate senza concessione edilizia. Per i lavori eseguiti in difformità all'autorizzazione paesagistica e alla concessione edilizia resta ancora aperta la procedura penale avviata dalla Procura della Repubblica in base alla ex Legge Galasso (del 1985) in riferimento alle opere costruite oltre i 1.600 metri di quota.
 
Per quanto attiene la terrazza, il muro che era stata ricoperto da una parete in tronchi di legno, cosiddetta parete "Krainer", questa copertura dovrà essere in parte tolta e sostituita da una scarpata di terreno vegetale rinverdita. Anche per il muro del garage dovrà essere predisposto un riporto di terreno vegetale. Inoltre, dovrà essere sorvegliata la stabilità idrogeologica. Per tutti questi interventi è stata imposta una cauzione di 40 mila Euro. 
Per quanto riguarda l'area esterna al rifugio, come sottolinea l'arch. Oggiano, dovrà essere adottata una sistemazione a verde con alcuni arredi esterni, quali gruppi vegetali e singoli massi. L'area è molto frequentata sia in estate che in inverno: davanti al rifugio passano infatti i sentieri che collegano il Piz Sorega a Corvara ed il Piz la Ila a San Cassiano.

SA