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Nuove regole per aria e rumore: incontri con i Comuni

Una serie di nuove regole per imprese e per i Comuni sono previste in materia di tutela dell'aria e normativa antirumore, tra cui l'obbligo per le aziende di un'autorizzazione alle emissioni e i nuovi limiti di soglia per l'inquinamento acustico in zone abitative e produttive. Gli esperti dell'Ufficio provinciale Aria e rumore hanno illustrato le nuove regole ai rappresentanti di ben 80 Comuni.

Sei incontri informativi sulle novità in materia di aria e rumore sono stati organizzati dall'Ufficio provinciale competente nei giorni scorsi. A Silandro, Varna, Lagundo, Egna, Brunico e Bolzano le modifiche sono state illustrate a non meno di 150 rappresentanti di 80 Comuni altoatesini. "Era importante chiarire con gli amministratori le questioni ancora aperte e sgomberare il campo da malintesi", spiega il direttore dell'Ufficio aria e rumore Georg Pichler.

Tutti gli impianti produttivi con emissioni significative, infatti, prima del rilascio della concessione edilizia devono ottenere la relativa approvazione da parte dell’Ufficio aria e rumore dell'Agenzia provinciale per l'ambiente. Per il mancato possesso dell'autorizzazione alle emissioni l'azienda può ora essere perseguita penalmente. Allo stesso modo l'azienda rischia conseguenze penali nei casi di sforamento dei limiti di legge previsti. Con un adeguamento della legislazione provinciale alle direttive statali, le aziende ancora sprovviste dell'autorizzazione alle emissioni hanno tempo fino a tutto il 2009 per mettersi in regola. Le indicazioni su quali imprese sono tenute a rispettare tale obbligo sono contenute nel portale dei servizi della Provincia all'indirizzo web https://www.egov.bz.it/service_detail_it.aspx?servid=1004641

Le novità riguardano anche la tutela contro il rumore. Sono stati introdotti nuovi limiti di emissione da rispettare ad esempio nei casi in cui il Comune assegna nuove zone abitative nelle adiacenze di strade, binari ferroviari o aree produttive. Responsabili del rispetto dei limiti delle emissioni, infatti, non sono più i gestori degli impianti preesistenti, bensì coloro che costruiscono nuovi edifici nelle vicinanze. Sussiste inoltre la possibilità di una valutazione dell'impatto acustico, che i Comuni possono richiedere all'Appa prima dell'assegnazione di tali aree.

 

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