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Magrè, parte l'opera di rivitalizzazione del Rio Favogna

Gli interventi di rivitalizzazione del Rio Favogna, corso d'acqua che scorre a Magrè, hanno una storia controversa alle spalle. 15 anni fa la giunta comunale aveva deciso di iniziare i lavori, senza però dare mai seguito alla delibera, ed è toccato alla Ripartizione provinciale opere idrauliche organizzare l'intervento, che verrà completato entro fine anno.

La zona interessata dai primi lavori vista dall'alto

Gli interventi di rivalutazione ecologica del Rio Favogna non saranno comunque limitati al centro abitato di Magrè, e avranno una giustificazione di tipo non esclusivamente ambientale. "Questo torrente - spiega il direttore della Ripartizione opere idrauliche Rudolf Pollinger - rappresenta da sempre una fonte di pericolo per gli abitanti della zona, e i lavori avranno dunque come obiettivo anche una maggiore sicurezza". Sino a fine anno, i tecnici dell'Ufficio sistemazione bacini montani Sud si concentreranno sul tratto compreso tra il bacino di deposito, situato nei pressi dei campi da tennis, e la strada del vino. "Abbiamo scelto di cominciare da questa zona - precisa Pollinger - per mostrare subito alla popolazione quali saranno i risultati concreti del nostro lavoro, e per avere dunque un maggiore sostegno e appoggio da parte degli abitanti di Magrè". Attualmente sono in corso i lavori attorno al bacino di deposito, dove verranno realizzate anche degli stagni con una zona d'accesso aperta al pubblico. Per quanto riguarda gli argini, al posto della cunetta verranno costruiti dei nuovi muri di sponda, mentre nel letto del torrente verranno posati massi ciclopici, legname e ghiaia. Lungo la sponda orografica sinistra, infine, verrà costruito un marciapiede che permetterà alle famiglie di raggiungere in completa sicurezza il bacino.

mb