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Strategia alpina 2010: patto tra Regioni per sviluppo ecosostenibile

Alto Adige e Trentino, Baviera, i Länder austriaci di Salisburgo, Tirolo e Vorarlberg, il dipartimento francese Rodano-Alpi e la Svizzera hanno firmato oggi (12 marzo) a Mittenwald in Baviera la Dichiarazione congiunta sulla Strategia delle Alpi 2010. L'impegno intende garantire un'unità di intenti dei firmatari per lo sviluppo ecosostenibile delle Alpi nelle politiche per la montagna, il clima, l'ambiente e l'energia.

I rappresentanti delle regioni alpine firmatarie della Strategia delle Alpi 2010

L'assessore provinciale Michl Laimer è stato uno dei fautori della Strategia alpina 2010: "Questo nuovo strumento vuole rafforzare la voce delle regioni alpine nella politica UE per le aree di montagna e nell'attuazione della Convenzione delle Alpi, con l'obiettivo di garantire uno sviluppo sostenibile del sistema alpino." Sull'esempio della macroregione del Danubio, anche con la macroregione alpina si punta a creare uno spazio unitario europeo, nel quale promuovere e utilizzare in modo ottimale il potenziale sociale, ecologico e economico delle Alpi.

Nella dichiarazione congiunta sottoscritta in Baviera vengono definiti anche gli ambiti della collaborazione tra le sette Regioni alpine e la Svizzera: "I punti centrali, tra loro collegati, sono i mutamenti del clima e la politica dell'energia", spiega Laimer. Le Alpi risentiranno più di altre zone dei cambiamenti climatici e quindi le comunità devono essere pronte all'innovazione tecnologica e all'utilizzo intelligente delle risorse.

Per la prima volta nella Strategia alpina si fa riferimento al significato dei centri urbani nell'arco alpino, nei quali vive oltre la metà di tutta la popolazione alpina. "I centri di varie dimensioni sono sempre più importanti per lo sviluppo economico", spiega Laimer. L'offerta di lavoro, lo scambio culturale e sociale, il sistema di approvvigionamento influenzano infatti lo sviluppo delle rispettive periferie.

Infine il documento riconosce che le aree di montagna non sono tutte uguali: "Hanno premesse diverse in termini di spazio di vita, economico e per il tempo libero, si sviluppano in maniera differente e anche in una stessa area si riscontrano Comuni che crescono ed altr segnati dallo spopolamento", sottolinea Laimer. Tutte circostanze di cui si chiede all'Ue e agli Stati di tenere conto nella politica di promozione dello spazio rurale. La Strategia delle Alpi viene ora presentata a Bruxelles, un segnale forte dell'arco alpino che mostra la sua compattezza su temi cruciali per lo sviluppo futuro.

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