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Eliminati sull'Isarco gli ostacoli alla fauna ittica

Opere idrauliche realizzate nei corsi d'acqua costituiscono spesso ostacoli insormontabili per i pesci. "Un aspetto che in passato veniva trascurato negli interventi dei bacini montani, ma che negli ultimi anni ha visto i tecnici lavorare per garantire alla fauna ittica di spostarsi con meno difficoltà possibili", sottolinea il presidente della Provincia Luis Durnwalder. Una serie di ostacoli sono stati rimossi dal fiume Isarco.

Prima degli interventi l'Isarco a Campodazzo era un problema per i pesci

Garantire una continuità del corso d'acqua e, di conseguenza, la salvaguardia della trota marmorata, varietà di pesce prettamente locale che ha bisogno di circa 300 km di percorso fluviale, come stimato dall'Ufficio provinciale caccia e pesca: sono i due obiettivi che la Provincia persegue con gli interventi di abbattimento degli ostacoli che rendono difficile lo spostamento della fauna ittica. L'ambiente di vita più adatto per la trota marmorata è stato individuato anche nell'Isarco, a partire da Vipiteno.

L'Ufficio provinciale sistemazione bacini montani nord ha quindi avviato negli anni scorsa l'opera di eliminazione degli ostacoli fluviali per facilitare lo spostamento dei pesci, ovviamente solo nei punti in cui tale intervento non comporti pericoli dal punto di vista idraulico. Barriere sono quindi state eliminate a Colle Isarco, a Ponte Gardena, alla confluenza del rio Tinne a Chiusa e a Prato Isarco. Negli ultimi due anni analoghi lavori sono stati completati nel tratto dell'Isarco tra Campodazzo e Prato e di recente sul Rio Nero in val d'Ega. Il risultato: il fiume Isarco è privo di ostacoli per i pesci dalla confluenza nell'Adige fino alla diga di Colma.

 

 

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