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L'ass. Laimer ha presentato il "Piano di tutela delle acque potabili"

L’assessore provinciale all’ambiente Michl Laimer ha presentato oggi nella galleria per uso potabile “Forcolana” ad Appiano il Piano di tutela delle acque potabili. Al centro del discorso di Laimer l’importanza fondamentale dell’acqua potabile per la vita e la ricchezza del patrimonio idrico altoatesino.

Alois Tatz, responsabile della galleria per uso potabile “Forcolana” di Appiano, con l'assessore Laimer ad Appiano (FOTO:LPA)

L’acqua potabile, la sua tutela, l’energia idroelettrica e l’energia in generale, questi gli argomenti al centro dell’illustrazione del Piano di tutela delle acque potabili svolta oggi, nella galleria per uso potabile “Forcolana” ad Appiano, dall’assessore provinciale competente, Michl Laimer.

Il Piano di tutela delle acque potabili è stato approvato dalla Giunta nello scorso mese di aprile ed oltre a fornire un quadro completo della situazione attuale il Piano fissa anche gli obiettivi ed i criteri per l’utilizzazione delle acque potabili, nonché la parte normativa riguardante la sostenibilità ambientale.

Un aspetto innovativo del Piano, ha sottolineato l’assessore Laimer, è rappresentato dal fatto che prima di concedere la licenza edilizia deve essere effettuata la verifica riguardo alla presenza di sufficienti fonti di acqua potabile. Il Piano prevede anche l’ampliamento delle zone di tutela dell’acqua potabile al fine di assicurare le riserve idriche

Ogni anni si registrano in Alto Adige precipitazioni per 5000 milioni di metri cubi di acqua, di questi 55 milioni vengono utilizzati come acqua potabile, 170 milioni nel settore dell’agricoltura e 75 milioni per l’industria. Circa il 95% delle famiglie altoatesine sono allacciate alle condutture idriche pubbliche, ha sottolineato il direttore dell’Ufficio gestione risorse idriche, Wilfried Rauter. In alto Adige vi sono 541 acquedotti pubblici, 1700 sorgenti e 100 pozzi.

Tra i dati resi noti nel corso dell’incontro ad Appiano emerge che un cittadino altoatesino in media spende 40 euro all’anno per l’acqua potabile, meno di quanto viene speso, ad esempio, per lo stesso servizio in Austria, 100 euro, o in Germania, tra i 75 ed i 250 euro.

Laimer ha sottolineato inoltre che le perdite di acqua potabile negli acquedotti altoatesini si attestano inoltro al 25% mentre in altre regioni italiane queste raggiungono anche il 70%. L’Assessorato è comunque impegnato a ridurre ulteriormente la percentuale delle perdite ed a raggiungere il livello del 15%.

In Alto Adige vi sono a disposizione 10.000 mc di acqua potabile per ogni abitante all’anno, in Germania tale quantità scende a 5000 mc mentre nello Yemen ogni abitante può contare solo su 200 mc all’anno.

FG

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