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Bacini montani: iscrizioni per l'escursione al lago di Tret

Il lago di Tret, nel territorio comunale di San Felice, è particolarmente noto come meta di gite, ma pochi sanno che si tratta di un bacino artificiale realizzato nell’anno 1920. Con una escursione gratuita aperta a tutti, venerdì 9 luglio gli esperti della Ripartizione provinciale opere idrauliche illustreranno la situazione sulla sicurezza, sul risanamento e sul controllo del bacino di San Felice (di Tret). Iscrizioni entro il 7 luglio.

La diga di 70 metri al lago di Tret/San Felice, punto di partenza dell'escursione

Il lago di San Felice è un'immagine da cartolina: situato a 1600 metri, nel mezzo di un ambiente naturale protetto, il lago permette al bosco di larici circostanti di riflettersi nelle sue acque cristalline. Gli escursionisti sono entusiasti dei sentieri solitari nel bosco e dell’eccellente qualità delle acque di balneazione, i pescatori possono dedicarsi alla pratica preferita e gli agricoltori utilizzano l’acqua del lago di San Felice a scopi irrigui. Anche dagli archeologi arrivano notizie interessanti: secondo recenti scoperte, già 10.000 anni fa il luogo fungeva da area di sosta per cacciatori dell’età della pietra.

Il lago di San Felice è stato realizzato nel 1920 a fini turistici e per il tempo libero con una capacità di invaso di 75.000 metri cubi, una diga con un'estensione di circa 70 metri e un'altezza di sei metri e mezzo. È stato risanato nel 1967 dall’Ufficio provinciale tutela del paesaggio e nel 2006 dall’Ufficio dighe, in collaborazione con l’Ufficio sistemazione bacini montani sud. La descrizione rispecchia il motto dell’Ufficio sistemazione bacini montani Provinciale: raggiungere una sicurezza idraulica al passo con i tempi e, dove possibile, combinare i requisiti tecnici e ambientali sotto un unico tetto. Allo scopo di proteggere le zone sottostanti e impedire la infiltrazione dell’acqua, quattro anni fa è stata risanata la diga di terra ubicata sul lato sud del lago: ll coronamento della diga è stato alzato di 90 centimetri, al piede della diga (lato acqua) sono state infisse delle palancole  di acciaio e sulle scarpate bagnate dal lago è stato steso un materassino in geocomposito bentonitico. Oggi, un sofisticato sistema di monitoraggio permette il controllo del lago e della diga sia sul posto che dagli uffici di Bolzano.

Chiunque fosse interessato agli interventi realizzati, al sistema di monitoraggio e a conoscere megio il lago, ha la possibilità di farlo venerdì 9 luglio, dalle 10 alle 12, grazie alla visita gratuita con il direttore dell'Ufficio dighe Arturo Magno e il suo collaboratore Jürgen Schäfer. Il punto di ritrovo è alla diga di sbarramento del lago di San Felice. Gli interessati possono iscriversi alla visita entro mercoledì 7 luglio all’indirizzo e-mail judith.weissensteiner@provincia.bz.it

 

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