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Entra domani in vigore la nuova legge provinciale sulla tutela della natura

Entra in vigore domani (sabato 24 luglio), la nuova legge provinciale sulla tutela della natura. "Si tratta di un provvedimento adeguato ai tempi - spiega l'assessore Michl Laimer - che raccoglie e attualizza, tenendo conto dello sviluppo e delle nuove conoscenze, le tre leggi risalenti agli anni '70 che sino ad oggi hanno regolato la materia".

Il cuore dalla legge, ovvero i temi più importanti che introduce, riguardano la tutela delle specie animali e la tutela degli habitat. "Soprattutto quest'ultimo punto - aggiunge Laimer - è diventato sempre più importante nel corso degli anni: un habitat sano e capace di garantire la biodiversità arricchisce non solo la natura e il paesaggio, ma anche la qualità di vita degli abitanti nonchè l'attrattività del territorio". Il provvedimento legislativo raccoglie e attualizza le tre leggi sino ad ora in vigore sulla tutela di fauna, flora alpina, minerali e fossili, ampliando e completando la lista delle specie protette, e adeguandola alle direttive provenienti dall'Unione Europea.

"Una novità importante - aggiunge l'assessore Michl Laimer - riguarda le specie esotiche, come ad esempio alcuni tipi di tartarughe che non potranno vivere in libertà per evitare problemi alla fauna locale". Per quanto riguarda gli habitat, la nuova legge provinciale introduce delle tutele speciali per quelle zone di particolare valore, dal punto di vista ecologico, che garantiscono il proliferare di piante e specie animali selvatiche, come bacini d'acqua, zone umide e sezioni aride.

Confermata, invece, la possibilità di procedere, tra l'inizio di settembre e la metà di marzo, con lo sfalcio di vegetazione e bosco riparario, siepi, arbusti, canneti e prati da strame. La Ripartizione provinciale natura e paesaggio ha annunciato che illustrerà la nuova legge agli interessati e alle istituzioni competenti nel corso di diversi incontri informativi, mentre resta aperta la partita con il governo nazionale. Sui passaggi relativi alla caccia e alla raccolta di funghi, infatti, pende un ricorso alla Corte Costituzionale che dovrà dirimere una questione relativa alle competenze.

mb