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Architettura turistica: auspicabili costruzioni autentiche e compatibili con il paesaggio

Il tema dell’architettura per il turismo è al centro dell’attenzione del convegno ‘Perché i nostri ospiti lo desiderano così’ organizzato dalla Ripartizione Natura e paesaggio in svolgimentoa Castel Mareccio a Bolzano oggi, mercoledì 17 novembre 2010, fino alle ore 21.00.

L'assessore Michl Laimer inaugura il convegno sull'architettura turistica a Castel Mareccio.

Il convegno è il quarto tassello del ciclo di manifestazioni “Costruire nel paesaggio” che in precedenza avevano analizzato le tipologie edilizie nel paesaggio aperto, nei paesaggi residenziali ed in quelli produttivi.
In un confronto serrato, con l’aiuto di operatori turistici, architetti e urbanisti, si è inteso comprendere se l’affermazione spesso ripetuta ‘Perché i nostri ospiti lo desiderano così’ è veramente fondata.
Gli edifici con destinazione turistica sorgono non di rado in luoghi pregevoli dal punto di vista paesaggistico: è necessario quindi un particolare riguardo nella loro progettazione e nella figurazione. Come ha sottolineato l'assessore provinciale all'urbanistica, ambiente e d energia, Michl Laimer, nell'aprire i lavori congressuali “Il motore del turismo in Alto Adige è costituito dal paesaggio naturale e culturale unico al mondo che dobbiamo conservare per il futuro.”
Sei famosi esperti nelle loro relazioni hanno posto l’accento sulle diverse componenti del tema dell’architettura per il turismo. Parte interessante dell'iniziativa è la discussione pubblica tra esponenti di spicco del settore turistico e dell’architettura, fra i quali il direttore di Alto Adige Marketing, Christof Engli, gli architetti Carlo Calderan e Bruno Spagolla, l'albergatore Heinrich Dorfer e la direttrice della Ripartizione provinciale per il turismo Irmgard Prader.

Con l’analisi del problema e la discussione di buone soluzioni e proposte innovative provenienti dall’Italia e dall’estero, gli organizzatori hanno inteso contribuire ad ottenere più qualità, autenticità e sostenibilità in sinergia tra il turismo con la sua architettura e il paesaggio.
Il turismo costituisce uno dei motori principali dell'economia altoatesina: un indicatore in tale senso è dato dalla notevole attività edilizia pressoché costante nel tempo. Si costruisce il nuovo, ma soprattutto si amplia l’esistente in luoghi particolarmente pregevoli e spesso sensibili dal punto di vista paesaggistico. E contemporaneamente è proprio l’unicità del paesaggio naturale e culturale la principale attrazione dell’Alto Adige, che continua ad richiamare di anno in anno sempre più ospiti. Il quadro paesaggistico e lo spazio del paesaggio costituiscono beni di valore collettivo che si sono formati nel corso dei secoli. “Essi non devono essere sacrificati a interessi effimeri senza prospettive di sostenibilità: una volta compromessi o distrutti, questi beni perdono irreparabilmente le loro qualità” come ha sottolineato con fermezza l’assessore Laimer.
Soltanto costruzioni e strategie per il turismo compatibili con il paesaggio e adatte ai luoghi saranno in grado di conservare nel tempo per la popolazione e per il settore turistico dell’Alto Adige la risorsa costituita dal paesaggio. L’autenticità dev’essere nuovamente posta in primo piano con decisione. Un altro principio obbligato, imposto dalla ridotta disponibilità di aree fabbricabili, è costituito dalla compattezza.
Infine, in tema di sostenibilità energetica ed ecologica, come ha posto in evidenza l'assessore provinciale all'urbanistica e all'ambiente, la tecnica costruttiva della CasaClima in futuro dovrebbe diventare uno standard edilizio anche nel settore turistico. La via in questa direzione è stata mostrata con i progetti "ClimaHotel" e "ClimaLand"
Il convegno organizzato dalla Ripartizione Natura e paesaggio si è svolto in collaborazione con le Ripartizioni Urbanistica e Turismo, la società "Alto Adige Marketing", l’Unione albergatori/HGV, il Consorzio dei Comuni e l’Ordine degli Architetti, Urbanisti Conservatori e Paesaggisti. In futuro, come ha auspicato l'assessore Laimer, proprio dalla collaborazione a più livelli si dovrebbe giungere ad uno sviluppo sostenibile per l'architettura turistica.

SA

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