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Il Centro di Laimburg impegnato nella coltivazione di una pianta carnivora rara

I Giardini di Castel Trauttmansdorff contribuiscono alla preservazione della specie carnivora rara Utricularia stygia: questa pianta acquatica è minacciata dall’estinzione e anche la popolazione scoperta nel Lago di Caldaro, è sparita quest’estate. Una coltivazione ex-situ presso il Centro di Sperimentazione Laimburg. vuole evitarne la scomparsa e renderne possibile la reintroduzione.

La consegna della pianta

Dietro il misterioso nome Utricularia stygia, comunemente nota anche come “Utricularia scura”, si nasconde una specie carnivora a rischio di estinzione. In Italia questo esemplare si manifesta molto raramente e la sua presenza è stata documentata solo in tre luoghi: il Lago di Caldaro, il Lago Grande di Monticolo e in Provincia di Belluno.

Già dal 2000, lo scienziato dott. Mario Beretta dell’Università di Milano e l’ing. Filippo Tassara di Genova studiano e documentano questa specie rara. Nel biotopo del Lago di Caldaro quest’estate non sono più riusciti a trovare la popolazione documentata. Secondo gli esperti, ciò è dovuto all’abbassamento del livello dell’acqua durante i mesi estivi.

Recentemente, i rappresentanti dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, il direttore Klaus Platter, la curatrice Karin Kompatscher e il direttore tecnico Klaus Messmer hanno incontrato i due esperti, insieme alla dott.ssa Maria Luise Kiem della Ripartizione Natura e Paesaggio e a Robert Sinn, assessore all’ambiente del Comune di Caldaro: al centro del dibattito, i motivi della scomparsa della specie e i provvedimenti da attuare per la preservazione e la sua reintroduzione.

Il direttore Platter si è fatto carico di alcuni esemplari della pianta carnivora, raccolti già qualche anno fa per motivi di ricerca, assumendosi l’impegno di contribuire alla preservazione della specie.

A questo scopo presso il Centro di Sperimentazione Laimburg, è stata avviata una coltura ex-situ (dal lat. coltivazione al di fuori dell’ambiente naturale) che, dopo la moltiplicazione vegetativa, consente la reintroduzione della specie. Si discute sul possibile miglioramento dell’habitat della pianta.

Dall’estate 2009, l’Utricularia stygia del Lago di Monticolo viene coltivata con successo nei Giardini di Castel Trauttmansdorff: questi esemplari hanno un materiale genetico diverso rispetto a quelli del Lago di Caldaro e per evitare un mescolamento delle specie, quest’ultima viene coltivata al Centro di Sperimentazione Laimburg.

La dott.ssa Kiem ha inoltre proposto la creazione di una serie di bacini di diversa profondità, dove reintrodurre le popolazioni delle coltivazioni ex-situ del Centro di Sperimentazione Laimburg.

FG

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