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Un vertice per migliorare l'efficenza nell'amministrazione del Parco nazionale dello Stelvio

Il futuro del Parco nazionale dello Stelvio, e in particolare il miglioramento della sua struttura amministrativa, sono stati i temi al centro dell'incontro a Bolzano tra i responsabili politici di Alto Adige, Trentino e Lombardia e i presidenti dei rispettivi comitati di gestione.

Non si tratta di modificare il decreto di Lucca su cui poggia il Parco nazionale dello Stelvio, hanno premesso i responsabili politici intervenuti all'incontro, vale a dire l'assessore provinciale all'Ambiente Michl Laimer, la sua omologa trentina Iva Berasi e l'assessore regionale lombardo Nicola Cristiani. Nel vertice bolzanino si è voluto invece discutere su come interpretare e applicare concretamente lo spirito che sta alla base di quel decreto. Gli assessori ne hanno parlato con i presidenti dei comitati di gestione del Parco dello Stelvio, Wolfgang Platter (Alto Adige), Franca Penasa (Trentino) e Idilla Antonioli (Lombardia.)

Alcuni dei punti principali dell'accorso siglato a Lucca dieci anni fa, che ha determinato la nuova struttura amministrativa del Parco nazionale, non sono stati ancora attuati pienamente. Politici e funzionari partecipanti al vertice bolzanino hanno sottolineato a tale proposito che non esiste ancora un piano nazionale valido e operativo dal punto di vista giuridico e che anche il decentramento dell'amministrazione ordinaria attende ancora di essere attuata in pieno.

Dal summit di Bolzano sono scaturite le richieste e le priorità che i rappresentanti di Alto Adige, Trentino e Lombardia hanno indirizzato al Consiglio del Parco nazionale: "L'attuale statuto del Consorzio - spiega l'assessore Laimer - deve essere adeguato alle esigenze di un'amministrazione che sia decentralizzata e al passo con i tempi. L'attività amministrativa ordinaria nelle tre aree del Parco riferite a Lombardia, Trentino e Alto Adige va sviluppata in maniera efficiente e vicina alla popolazione, sempre nel rispetto delle direttive fissate dal Consiglio del Parco", continua Laimer anche a nome dei colleghi.

Si punta a distinguere e fissare in modo chiaro i compiti degli organi consortili (Consiglio del Parco e comitato direttivo) da quelli degli organi operativi costituiti dai singoli uffici territoriali. Vanno inoltre precisate con chiarezza le responsabilità del direttore del Parco nazionale e quelle dei responsabili delle singole aree. Per quanto riguarda il piano e l'ordinamento del Parco, viene chiesto al Consiglio di fissare una tabella di marcia e un periodo di tempo inderogabile entro cui dovranno essere approvati questi strumenti operativi indispensabili e necessari ormai da tempo.

Il documento contenente le richieste dei rappresentanti politici e tecnici di Alto Adige, Trentino e Lombardia - stilato nell'incontro i Bolzano - verrà ora trasmesso al Consiglio del Parco. "Ci aspettiamo dai consiglieri - precisa l'assessore Laimer - che al più presto varino le necessarie modifiche allo statuto del Consorzio per tradurre concretamente le nostre richieste."
Laimer puntualizza che non si tratta "di mettere in discussione l'unità del Parco dello Stelvio, ma solamente di garantire un buon funzionamento della sua amministrazione, nell'interesse della popolazione locale."

pf