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Trasporto rifiuti per aziende: nuovo intervento a Roma

"La regolamentazione non ha senso, non è condivisibile ma è in vigore e attualmente non abbiamo spazi per intervenire": l'assessore provinciale all'ambiente Michl Laimer conferma la sua assoluta contrarietà all'obbligo imposto dallo Stato alle imprese di registrarsi all'Albo dei gestori ambientali anche se trasportano soltanto rifiuti autoprodotti. Laimer annuncia un nuovo intervento a Roma.

Nel 2006 lo Stato ha deliberato in tema di tracciabilità che tutte le imprese che trasportano rifiuti, anche se propri e non pericolosi, devono iscriversi all'Albo nazionale dei gestori ambientali. "Sin dall'inizio siamo stati contrari a questo vincolo, perchè non tiene conto della realtà locale fatta di centri di riciclaggio capillarmente distribuiti sul territorio, perchè comporta per le aziende costi in termini di tempo e denaro, e anche perchè in definitiva non produce alcun vantaggio, tantomeno per l'ambiente", sottolinea l'assessore Laimer.

Per tentare di trovare una soluzione praticabile a favore delle imprese locali la Provincia è intervenuta tre volte sul piano normativo - nel 2006, nel 2008 e nel 2009 - "ma ogni modifica alla legge provinciale è stata dichiarata incostituzionale dalla Consulta, l'ultima volta poche settimane fa", ricorda Laimer.

Ora l'assessore tenta una nuova strada per rivedere i termini della vicenda: da un lato con un nuovo intervento a Roma, per chiedere che tenga conto della politica ambientale vigente in Alto Adige, dall'altro con l'affidamento dell'incarico di una perizia legale per chiarire se la legislazione statale possa in qualche modo contrastare con le direttive UE, "che non parlano affatto di obbligo di registrazione per le imprese nei casi in questione". In attesa di nuovi sviluppi, ma senza alimentare false aspettative, l'assessore Laimer invita le aziende locali a mettersi in regola, "pena sanzioni elevate o addirittura un procedimento penale."

 

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